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Uomini che odiano le donne ··· Uomini che odiano le donne ··· Hot

Uomini che odiano le donne ···
Stieg Larsson (1954 – 2004) è stato uno scrittore particolarmente sfortunato. Dopo aver fatto molti mestieri, essersi affermato come esperto di movimenti razzisti e d’estrema destra, aver collaborato con Scotland Yard è stato stroncato da un infarto a soli cinquant’anni. Poco dopo la sua scomparsa è stata pubblicata la trilogia Millennium (dal titolo della testata di cui è comproprietario e giornalista uno dei protagonisti) formata da Uomini che odiano le donne (Män som hatar kvinnor, 2005), La ragazza che giocava con il fuoco (Flickan som lekte med elden, 2006) e La regina dei castelli di carta (Luftslottet som sprängdes, 2007), tutti editi, in Italia, da Marsilio. I tre volumi hanno ottenuto uno straordinario successo tanto che, nel 2008, è stato il secondo autore più venduto nel mondo con 8 milioni di copie. I principali protagonisti della serie sono due: Mikael Blomkvist, giornalista investigativo esperto di economia, e Lisbeth Salander, bisessuale, abbigliata in maniera punk e hacker imbattibile.

Di due la seconda è la figura più originale e tale rimane anche in Uomini che odiano le donne (Män som hatar kvinnor), il primo film della trilogia diretto dal danese Niels Arden Oplev. L’operazione non era facile, tenuto conto del grande successo e dalla complessità, quasi 700 pagine, del testo di partenza, una corposità che imponeva alcuni tagli, Nel film sono così spariti sia i rapporti sentimentali fra il protagonista e la direttrice della rivista, sia quelli fra la giovane piratessa informatica e la sua compagna di letto d’origine orientale. Allo stesso modo molte parti sono state dette più che illustrate, ad esempio l’intero finale. Questo sottolineato, più che altro per la cronaca, il film si presenta come una buona soluzione avventurosa per un romanzo il cui punto più interessante, sullo schermo notevolmente trascurato, è la denuncia del razzismo e del fascismo che allignano sotto il manto di rispettabilità della società svedese con agganci particolarmente solidi nel mondo della grande industria e della finanza d’avventura. Molto interessante è stata la scelta degli interpreti, Noomi Rapace e Michael Nyqvist, due attori dall’aspetto tutt’atro che glamour ma abili nel costruire i loro personaggi. In definitiva, è un film di buona costruzione professionale da gustare, soprattutto, tentando di dimenticare le pagine scritte.

Valutazione: 1 234 5

Titolo originale: Män som hatar kvinnor; soggetto dal libro omonimo di Stieg Larsson; regia: Niels Arden Oplev; sceneggiatura: Nikolaj Arcel, Rasmus Heisterberg; interpreti: Noomi Rapace, Michael Nyqvist, Sven-Bertil Taube, Peter Andersson, Peter Haber, Marika Lagercrantz, Lena Endre, Ingvar Hirdwall, Gösta Bredefeldt, Björn Granath, Ewa Fröling, Stefan Sauk, Gunnel Lindblom, Willie Andréason, Tomas Köhler, Michalis Koutsogiannakis, Annika Hallin; produttori: Susann Billberg-Rydholm, Anni Faurbye Fernandez, Jon Mankell, Peter Nadermann, Ole Søndberg, Søren Stærmose, Mikael Wallen; fotografia: Marcos Engman, Eric Kress; montaggio: Anne Østerud; ricerca attori: Tusse Lande; scenografia: Niels Sejer; costumi: Cilla Rörby; società produttrici: Nordisk Film, Sveriges Television (SVT), Yellow Bird Films, ZDF Enterprises; nazionalità: Svezia / Danimarca; anno di edizione: 2009; durata: 152 min.

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