Stampa
PDF
 

Fortapàsc ··· Fortapàsc ··· Hot

Fortapàsc ···

Il 23 settembre del 1985, alle otto e mezzo di sera, un comando della camorra uccise Giancarlo Siani, sparandogli mentre era ancora al posto di guida della sua scassata Citroen Mehari ed era appena arrivato davanti casa nel quartiere del Vomero, a Napoli. La colpa gravissima del giovane, aveva compiuto 26 anni quattro giorni prima, era di aver scritto una serie di articoli sul giornale Il mattino in cui denunciava gli affari dei clan, la guerra fra le famiglie Nuovoletta e Gionta per il controllo del traffico di droga e l’intreccio fra politica e criminalità a Torre Annunziata. L’ucciso era un giovane sensibile ai problemi sociali e appassionato di un lavoro che svolgeva da abusivo, avrebbe dovuto firmare il contratto di praticantato da lì a pochi giorni, presso la redazione di Castellammare di Stabia del quotidiano. L’intreccio fra amministratori locali e camorristi lo aveva scoperto quasi per caso e si era gettato sulla traccia con l’istinto del vero cronista che non esita a rischiare pur di catturare la notizia. Ci vorranno dodici anni e tre inchieste per arrivare alla condanna di mandanti - Angelo Nuvoletta, Valentino Gionta, Luigi Baccante - ed esecutori - Ciro Cappuccio, Armando Del Core - dell’omicidio.

Con Fortapàsc (modo in cui in napoletano di pronuncia Fort Apache, titolo di un film di John Ford del 1948 sull’assedio, nel far west, di un fortino da parte degli indiani) Marco Risi ripercorre gli ultimi mesi di vita di questo ragazzo e lo fa con un racconto che si riallaccia sia al cinema sociale americano degli anni quaranta, sia a quello di Francesco Rosi, da Salvatore Giuliano (1962) a Le mani sulla città (1963). E’ un approccio che ricalca la cronaca - i protagonisti sono chiamati con i loro veri nomi, i luoghi sono quelli in cui i fatti si sono svolti – ma lo fa rileggendola secondo un filo interpretativo preciso e documentato. E' in questo modo che l’opera di scosta dalla semplice ricostruzione per diventare interpretazione e presa di posizione precise e vigorose. E' un cinema civile corroborato da un preciso rigore stilistico e da una consumata abilità narrativa. Un fascino particolare arriva, poi, dalla scelta d’interpreti le cui fisonomie dicono spesso più cose di quante potrebbero elencare le parole.

valutazione: 1 234 5

Regia: Marco Risi; storia: Marco Risi, Jim Carrington; sceneggiatura: Marco Risi, Andrea Purgatori, Jim Carrington; interpreti: Libero De Rienzo, Valentina Lodovini, Michele Riondino, Massimiliano Gallo, Salvatore Cantalupo, Ennio Fantastichini, Duccio Camerini, Renato Carpentieri, Gianfelice Imparato, Marcello Mazzarella, Daniele Pecci, Ernesto Mahieux, Gigio Morra, Gianfranco Gallo, Mimmo Mignemi, Nadia Carlomagno, Salvatore Striano, Antonio Buonomo; produttori: Angelo Barbagallo, Gianluca Curti, Gaetano Daniele, Gaetano Daniele, Gianfranco De Rosa; musica: Franco Piersanti; fotografia: Marco Onorato; montaggio: Clelio Benevento; ricerca attori: Dino Giarrusso, Stefania Valestro; scenografia: Sonia Peng; costumi: Ortensia De Francesco; società produttrici: BiBiFilm, Gruppo Minerva International, Rai Cinema; nazionalità: Italia; anno di edizione: 2009; durata: 108 min.

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Giudizio complessivo*
Commenti
    Per favore inserisci il codice di sicurezza.
 
 
Powered by JReviews