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Valzer con Bashir ···· Valzer con Bashir  ···· Hot

Valzer con Bashir  ····

Nel 1982 il regista israeliano Ari Folman era in età da servizio militare e fu coinvolto nell’invasione del Libano e negli orrori che accompagnarono la strage, perpetrata dai militanti cristiano – falangisti con la silente complicità dell’esercito di Gerusalemme, nei campi profughi di Sabra e Schatila. Durante tre giorni di settembre, in particolare il 16, le milizie libanesi uccisero oltre 3 mila persone, in maggioranza donne, bambini anziani. Era noto, infatti, che i combattenti palestinesi avevano lasciato il campo sin dal mese d’agosto per approdare in Tunisia e che nelle baracche erano restate solo persone inermi. Le esecuzioni furono perpetrate con una ferocia inaudita le cui immagini schioccarono il mondo riversando sullo stato ebraico una valanga di condanne e proteste.

Questa vera e propria vendetta tribale, poche settimane prima era stato ucciso il presidente libanese cristiano maronita Bashir Gemayerl, è tuttora una delle tappe più dolorose del calvario percorso dal popolo palestinese. Quel giovane soldato, divenuto regista, si è richiamato a quei fatti con un film, Valzer con Bashir (Vals Im Bashir), in cui gli incubi suscitati da quell’orrore diventano storie a disegni animati che nascono da vere interviste ai protagonisti, ricordi e incubi di chi vi ha partecipato. Tutto ha origine dal momento in cui un amico del regista gli dà appuntamento in un bar per raccontargli l’incubo che lo perseguita: una muta di cani inferociti arriva sotto la sua finestra latrando e abbaiando. Sono 26 molossi, tanti quanti quelli che ha ucciso durante le retate nei villaggi libanesi nel corso dell’ultima invasione israeliana di quel pese, onde evitare che dessero l’allarme prima dell’arrivo dei militari. E’ una dolorosa continuità che lega i due momenti e che il regista scopre facendo riaffiorare dal pozzo della memoria i ricordi che lui stesso vi ha sepolto. Le ultime immagini appartengono a vero documentario e mostrano il pianto delle donne palestinesi davanti alle salme di figli, mariti, padri uccisi in quell’orrendo massacro. Il film è bello e originale per più di un motivo. Intanto è una delle poche volte in cui il disegno animato è applicato ad una materia drammatica, poi, e questa è davvero la prima volta, lo si utilizza come strumento di impietosa denuncia politica. La forza della materia e la dolorosa sincerità delle intenzioni del cineasta cancellano, sin dalla prime immagini, la sorpresa nel veder usare i disegni per affrontare un dramma reale. In poche parole un film forte e positivamente sorprendente.

valutazione: 1 234 5

Regia: Ari Folman; sceneggiatura: Ari Folman; voci: Ron Ben-Yishai, Ronny Dayag, Ari Folman, Dror Harazi, Yehezkel Lazarov, Mickey Leon, Ori Sivan, Zahava Solomon; produttori: Ari Folman, Serge Lalou, Gerhard Meixner, Yael Nahlieli, Roman Paul; musica: Max Richter; montaggio: Feller Nili; direzione artistica: David Polonsky; società produttrici: Bridgit Folman Film Gang, Les Films d'Ici, Razor Film Produktion GmbH, Arte France, Hot Telecommunication, ITVS, Israel Film Fund, Medienboard Berlin-Brandenburg, New Israeli Foundation for Cinema and Television, Noga Communication - Channel 8; nazionalità: Israele /Germania / Francia / USA; anno di edizione: 2008; durata: 90 min.

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