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Il cosmo sul comò ··· Il cosmo sul comò ··· Hot

Il cosmo sul comò ···

Aldo Baglio (1958), Giovanni Storti (1957) e Giacomo Poretti (1956) (in arte Aldo, Giovanni e Giacomo) sono i comici dotati di maggiore spessore, originalità e inventiva sia personali che di gruppo fra quelli presenti a Natale nel settore dei cinepanettoni, quelli. Il loro cinema non è mai banale e le uniche ripetitività riguardano i personaggi. Questo è il difetto base del loro lavoro: quello di mantenere i caratteri immobili pur nell’ambito delle storie tese a rinnovarsi. Infatti, è la diversità del quadro narrativo a distinguerli maggiormente, in positivo, dai confronti, ad esempio, dei film di Neri Parenti affidati a coppie (prima De Sica – Boldi, ora De Sica – Ghini) ancor più fisse e ripetitive. Nel periodo in cui la regia delle loro scorribande natalizie era affidata a Massimo Venier, questa parziale originalità era in parte soffocata da una direzione priva di slanci.

L’entrata in campo dell’ex Broncoviz Marcello Cesena consente di dare maggior respiro all’inventiva del trio, pur perdendo colpi sul fronte dell’originalità narrativa. Il cosmo sul comò mette assieme due esigenze fondamentali per questo gruppo: la struttura breve dei loro interventi, sostanzialmente progettati per rapidi sketch teatrali o televisivi, e la costruzione di un testo palesemente ispirato a quelli a episodi in voga nei primi anni settanta e inseribili nel vasto alveo della cosiddetta commedia all’italiana. Rispetto a questo genere nobile le differenze non sono di poco conto. Mentre un tempo, la rapsodia degli interventi era posta al servizio della costruzione di un vasto mosaico su una società le cui caratteristiche si stavano disegnando (tipico il caso de I mostri – 1963 – di Dino Risi), oggi serve quasi unicamente a dare spazio agli attori – autori. In questo modo i cinque episodi, legati a malapena dalla barzelletta del saggio Tsu Nam che indottrina a legnate i due discepoli Pin e Puk in una landa innevata, che compongono il film servono solo a fare sfoggio dell’abilità recitativa del trio e della gustosità della loro comicità. Stilisticamente e creativamente è un passo indietro rispetto alla complessità delle opere precedenti, come Chiedimi se sono felice (2000), ma il risultato è gustoso, non volgare e sostanzialmente godibile. Dei tre capitoli, il secondo, quello sulla sterilità di Giacomo, è il più misurato e corposo.

valutazione: 1 23 4 5

Regia: Marcello Cesena; sceneggiatura: Aldo Baglio, Valerio Bariletti, Marcello Cesena, Giovanni Storti, Giacomo Poretti; interpreti: Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Sergio Bini, Victoria Cabello, Raul Cremona, Sara D'Amario, Silvana Fallisi, Angela Finocchiaro, Elena Giusti, Cinzia Massironi, Isabella Ragonese, Luciana Turina, Debora Villa; produttore: Paolo Guerra; fotografia: Agostino Castiglioni; direzione artistic: Paolo Monzeglio; costumi: Valeria Campo; società di produzione: Medusa Film, Agidi, Bobina, Studios's; nazionalità: Italia, anni di edizione: 2008; durata: 100 min.

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