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Tropa de Elite - Gli squadroni della morte ·· Tropa de Elite - Gli squadroni della morte ·· Hot

Tropa de Elite - Gli squadroni della morte ··

Tropa de elite (Distaccamento d’elite) del brasiliano José Padilha ha vinto il massimo riconoscimento del Festival di Berlino di quest’anno ed è, a dir poco, un film ambiguo e inquietante. Partendo dal libro Elite da Tropa di André Batista, Rodrigo Pimentel e Luiz Eduardo Soares, il regista racconta i problemi psichici di un ufficiale del BOPE (Batalhão de Operações Policiais Especiais), il corpo di polizia militare dello stato di Rio de Janeiro, fondato nel 1978. Sono poliziotti speciali, selezionati in modo rigoroso e crudele – questa parte del film contiene sequenze che ricordano quelle dei documentari sul violento addestramento dei corpi speciali americani – e si dedicano prevalentemente all’antiterrorismo e alla repressione del traffico di droga nelle favelas che fanno corona alla megalopoli.

Usi praticare metodi spicci, che non escludono la tortura e l’omicidio a sangue freddo, sono odiati in maniera equanime dai criminali e dal resto della polizia, che preferisce bustarelle e accordi sottobanco con la malavita. Lo scenario è quello del 1997, poco prima dell’arrivo del Papa. Occorre fare pulizia nella baraccopoli su cui si affaccia sul palazzo arcivescovile in cui Giovanni Paolo II ha deciso di andare a dormire e lo si fa in modo spiccio, picchiando, sparando, torturando. E’ un film cupo che, forse, vorrebbe denunciare il fascismo di cui si nutre questo corpo speciale, vera bomba ad orologeria in una democrazia fragile e con alle spalle lunghi periodi di terribili dittature militari. Un obiettivo decisamente fallito visto che la struttura e lo stile del racconto, fra il video clip e il film rap, finiscono per far pendere l’approccio più sul versante dell’eroismo che non su quello della denuncia della violenza ingiustificata. Ne è prova lo sguardo supponente e razzista con cui il regista guarda alle organizzazioni umanitarie che operano in quel difficile contesto, facendone un quadro che popolato solo da complici della delinquenza, figli di papà dediti alla marijuana, anime belle che non esitano a scendere a patti con i trafficanti. Molte, troppe ambiguità per un film di vera denuncia della militarizzazione autoritaria.

valutazione: 1 2 3 4 5

Titolo originale: Tropa de Elite; regia: José Padilha; soggetto dal libro Elite de Tropa di André Batista, Rodrigo Pimentel, Luiz Eduardo Soares; sceneggiatura: Bráulio Mantovani, José Padilha, Rodrigo Pimentel; interpreti: Wagner Moura, Caio Junqueira, André Ramiro, Maria Ribeiro, Fernanda Machado, Fernanda de Freitas, Paulo Villa, Milhem Cortaz, Marcelo Valle, Fábio Lago, Luiz Gonzaga de Almeida; produttori: Bia Castro, Eduardo Costantini, James D'Arcy, José Padilha, Marcos Prado, Eliana Soárez, Genna Terranova; musica: Pedro Bromfman; fotografia: Lula Carvalho; montaggio: Daniel Rezende; scenografia: Tulé Peak; arredamneto: Odair Zani; costumi: Claudia Kopke; società produttrici: Zazen Produções, Posto 9, Feijão Filmes, The Weinstein Company, Estúdios Mega, Quanta Centro de Produções Cinematográficas, Universal Pictures do Brasil, Costantini Films; nazionalità: Brasile; anno di edizione: 2007; durata: 115 min.

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