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The Hunting Party ·· The Hunting Party  ·· Hot

The Hunting Party  ··

 

Il cinema americano ha meriti e difetti, fra i primi va ricordata la capacità di affrontare importanti e drammatici problemi del nostro tempo traendone storie di grande impatto popolare. Sono operazioni che comportano un alto rischio di disastro, nel senso che, quando i dati spettacolari fanno premio sull’importanza sociale e politica dei temi, ne nascono titoli segnati da un deprecabile opportunismo. Lo spazio che divide questi prodotti dalle opere in giusto equilibrio fra esigenze morali e imperativi commerciali è molto sottile, ma esiste e si coglie con una certa facilità osservando con attenzione il livello qualitativo della regia, la coerenza della costruzione, l’impegno complessivo di creatori e interpreti. The Hunting Party di Richard Shepard questa distanza la annulla per precipitare, senza freni, nel campo delle opere ruffiane che agitano una grave tragedia con il solo scopo di costruire storiacce avventurose che fanno di dolore e sangue puro pretesto per accumulare quattrini.

 

Lo scenario è quello di una delle tante guerre che hanno portato alla dissoluzione dell’ex – Iugoslavia, per la precisione il conflitto bosniaco e la tragedia della pulizia etnica attuata dai serbi in quelle terre. Un giornalista televisivo americano e il suo cameraman, professionisti rotti a tutte le esperienza belliche, si trovano a registrare un servizio nel villaggio di Pale, pochi momenti dopo che gli uomini di un comandante serbo - ribattezzato Boghdanovic La volpe, ma sagomato sull’immagine di Radovan Karadžić – vi ha fatto compiere un massacro uccidendo, fra gi altri, anche la donna incinta del commentatore. Il professionista impazzisce e insulta in diretta il conduttore del telegiornale per il quale lavora. Licenziato vaga alcuni anni in quelle terre campando di piccoli servizi realizzati per televisioni periferiche, finché rincontra l’operatore con cui aveva lavorato, nel frattempo divenuto un importante dirigente televisivo, e lo convince a partire alla ricerca del feroce assassino, che vive tranquillamente all’interno della Serbia, visto che nessuno – CIA, NATO, Tribunale dell’Aja – lo sta veramente cercando. Da questo punto il film mette da parte qualsiasi pudore sociale o morale per precipitare nel solito prodotto commerciale basato sulla caccia, ovviamente vittoriosa, ad un pericoloso latitante. Come dire, molta ipocrisia per nulla.

valutazione: 1 2 3 4 5

Titolo originale: The Hunting Party; regia: Richard Shepard; sceneggiatura: Richard Shepard; interpreti: Lejla Hadzimuratovic, Terrence Howard, Richard Gere, Gordana Vukres, James Brolin, Sanela Seferagic, Damir Saban, Aleksandra Grdic, Jesse Eisenberg, Scott Anderson, Harald Doornbos, Philippe Deprez, Erich Rathfelder, Zan Marolt, Ljubomir Kerekes, Kristina Krepela, Snezana Markovic, Joy Bryant, Goran Kostic, Branko Smiljanic, Semir Krivic, Nitin Ganatra, R. Mahalakshmi Devaraj; produttori: Bill Block, Elliot Ferwerda, Paul Hanson, Paul Hanson, Bo Hyde, Mark Johnson, Scott Kroopf, Adam Merims, Kendall Morgan, Martin Schuermann, Philip Schulz-Deyle; musica: Rolfe Kent; fotografia: David Tattersall, montaggio: Carole Kravetz; ricerca attori: Stephanie Corsalini, Joyce Nettles; scenografia: Jan Roelfs; direzione artistica: Mario Ivezic; arredamento: Anuradha Mehta; costumi: Beatrix Aruna Pasztor; società produttrici: Intermedia, The Weinstein Company, Cherry Road Films, Cherry Hill Productions, Jadran Film, QED International, Scout Film; nazionalità: Usa / Croazia / Bosnia – Herzegovina; anno di edizione: 2007; durata: 101 min.

 

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