La banda (Bikur Ha-Tizmoret, letteralmente: La visita della fanfara), film desordio dell'israeliano Eran Kolirin, è quello che si suole definire un piccolo gioiello. La banda della polizia di Alessandria d'Egitto riceve linvito ad inaugurare un nuovo centro culturale arabo in Israele. Per un disguido burocratico, arrivati a Tel Aviv i musicisti non trovano nessuno ad aspettarli. Il direttore, orgoglioso ed impettito, pretende di fare tutto da solo, senza chiedere aiuto allambasciata, purtroppo, per un errore di pronuncia (anziché chiedere un biglietto per la moderna Petah Tikva limpiegato della stazione degli autobus li manda a Bet Hatikva) gli otto, con tanto di voluminosi strumenti e in uniforme da cerimonia, finiscono ai margini del deserto, in un paesino fatto di quattro case e un ristorante.
Poiché da lì l'autobus passa una sola volta il giorno, bisogna adattarsi a passare la notte ospiti dei generosi e scombinati abitanti del luogo. Il film è tutto giocato sul confronto fra queste due microcomunità, ciascuna con i suoi pregiudizi e le sue antipatie. Tuttavia, complice la musica, che consente persino di superare le difficoltà della lingua, il contatto si stabilisce e i due gruppi scoprono di avere più punti in comune che motivi di distinzione. E un film intelligente, coraggioso, attento alle psicologie dei personaggi e che riesce a fondere, in modo mirabile, una situazione non nuovissima gli stranieri capitati per caso in un luogo ostile con un paesaggio di grande suggestione. E anche una meditazione sulla precarietà dell'esistenza e la sostanziale unità del genere umano. Posizioni e prospettive che, con i tempi che corrono non solo da quelle parti, assumono un grande valore.
Titolo originale: Bikur Ha-Tizmoret; regia: Eran Kolirin; sceneggitura: Eran Kolirin; interpreti: Shlomi Avraham, Saleh Bakri, Ronit Elkabetz, Sasson Gabai, Uri Gavriel, Imad Jabarin, Ahuva Keren, François Khell, Hisham Khoury, Tarak Kopty, Rinat Matatov, Rubi Moskowitz, Khalifa Natour, Hilla Sarjon, Eyad Sheety; produttore: Ehud Bleiberg, Sophie Dulac, Koby Gal-Raday, Guy Jacoel, Eilon Rachkowsky, Yossi Uzrad, Michel Zana; musica: Habib Shadah; fotografia: Shai Goldman; montaggio: Arik Leibovitch; ricerca attori: Orit Azoulay; scenografia: Eitan Levi; costumi: Doron Ashkenazi; società produttrici: July August Productions, Bleiberg Entertainment, Sophie Dulac Productions; nazionalità: Israele / Francia / USA; anno di edizione: 2007; durata: 87 min.