XXY è lindicazione medica della Sindrome di Klinefelter, dal nome del ricercatore americano che la individuò nel 1942, una malformazione che fa confluire un cromosoma supplementare X nei dati genetici dellindividuo. Questo invece dei due cromosomi normalmente ereditati dai genitori: gli uomini uno X dalla madre e uno Y dal padre, le donne due X presi da entrambi i genitori. E una sindrome che colpisce prevalentemente i maschi, ma Lucia Puenzo, figlia del regista Luis che nel 1985 fece conoscere, con La Storia Ufficiale (La Historia Oficial), alcuni aspetti mostruosi della dittatura militare che oppresse il paese fra 1976 e il 1983, lo applica ad Alex, una quattordicenne costretta a riparare con i genitori in un paesino della costa uruguayana per sfuggire allemarginazione e alla curiosità morbosa dei suoi coetanei. La scelta è scorretta sul paino medico in quanto, più che sindrome XXY la protagonista del film è affetta da ermafroditismo e iperplasia surrenalica, ma questo ha scarsa influenza sulla storia raccontata che vede la della giovane famiglia, rifugiatasi presso un centro di ricerca marina, è raggiunta da una coppia con figlio, composta di unamica della moglie e dal marito, medico chirurgo.
Lintenzione del dottore sarebbe quella di convincere la ragazza a farsi operare per diventare donna a tutti gli effetti, eliminando il sesso maschile che contrasta con le sue forme. Le cose non seguiranno un percorso lineare e il finale, decisamente aperto, vedrà laffetto fra figlia e padre rinsaldarsi in una prospettiva, forse, di diversità accettata sino in fondo. E una storia drammatica, assunta a metafora contro le aggressioni alle diversità, qualunque sia la loro origine, ed è anche un preciso ritratto psicologico di una condizione di disagio a cui la giovane Inés Efron offre uninterpretazione sofferta e perfetta. Il film è perfetto nella sua descrizione di un disagio quotidiano causato dallinsensibilità morbosa degli altri e dallincapacità paura di accettare chi è diverso da noi. Un discorso che qui si applica ad un caso clinico, ma che ha valore universale. Allo stesso modo grande valore ha lanalisi della complessità sessuale che caratterizza il periodo adolescenziale, indipendentemente da qualsiasi causa patologica.
valutazione: 1 2 3 4 5
Regia: Lucía Puenzo; sceneggiatura: Lucía Puenzo; interpreti: Valeria Bertuccelli, Ricardo Darínm, Inés Efron, Lucas Escariz, Luciano Nóbile, Germán Palacios, Carolina Pelleritti, Martín Piroyansky; produttori: José María Morales, Carla Pellagra, Luis Puenzo, Fernando siriani, Fabienne Vonier; musica: Andrés Goldstein, Daniel Tarrab; fotografia: Natasha Braier; montaggio: Alex Zito; società produttrici: Historias Cinematograficas Cinemania, Pyramide Films, Wanda Visión S.A.; nazionalità: Argentina / Francia / Spagna; anno di edizione: 2007; durata: 86 min.