Come lombra della milanese Marina Spada è un bel film del 1006 che ha fatto il giro dei festival Venezia, Toronto, Antalya, Mar del Plata solo per citane alcuni che esce solo ora, in una parte di stagione non felice, sugli schermi. E' una produzione povera di mezzi, ma di grande valore inventivo ed intellettuale. Limpiegata di unagenzia di viaggi studia il russo con un insegnante che viene da Kiev. Il docente - per il quale lei prova una certa attrazione, ma che conduce unesistenza decisamente misteriosa - le chiede di ospitare una supposta cugina che arriva a Milano da Kiev senza alcun appoggio. Lei accetta a malavoglia, ma, poi, riesce a stabilire un rapporto molto umano, quasi erotico, con la bella ucraina.
Un giorno la straniera scompare, lasciando in casa tutto ciò che possiede. Qualche tempo dopo la polizia ne ritrova il cadavere. La donna - preda di una sorta di ossessione, ma anche affascinata da un fatto che da un senso nuovo ad una vita solitaria e triste - parte alla ricerca della scomparsa, un percorso che la porterà a prendere un autobus per Kiev. Il film, segnato da molti omaggi influenze al cinema di Michelangelo Antonioni, soprattutto a La notte (1961), e a quello di Ermanno Olmi, appartiene a quel genere di opere capaci di costruire una forte tensione psicologica ed emotiva partendo da fatti, gesti, immagini quotidiane. Un testo davvero sorprendente per maturità e stile.
valutazione: 1 2 34 5
Regia: Marina Spada; sceneggiatura: Daniele Maggioni; interpreti: Anita Kravos, Paolo Pierobon, Karolina Porcari; produttori: Daniele Maggioni, Francesco Pamphili; fotografia: Sabina Bologna, Giorgio Carella; montaggio: Carlotta Cristiani; musica: Tommaso Leddi; società produttrici: Ombre Film, Film Kairòs; nazionalità: Italia; anno di edizione: 2006; durata: 87 min.
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