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L'ultimo inquisitore ···· L'ultimo inquisitore ···· Hot

L'ultimo inquisitore ····

Image La figura di Francisco José De Goya y Lucientes (1746 - 1828), il più grande pittore spagnolo di tutti i tempi, ha spesso attratto i cineasti. Un interesse legato sia alla personalità dell’artista, sia al periodo turbolento in cui visse, un arco di tempo che va dalla rivoluzione francese (1789), l’esilio di Carlo IV e l’invasione napoleonica (1808), la sconfitta dei francesi (1814), anche in seguito ad una vera rivolta popolare suscitata dai metodi coloniali usati dagli occupanti. Di tutte queste fasi il grande pittore diede testimonianza in una serie di quadri e stampe che vanno dall’orrore dell’inquisizione (Il sonno della ragione genera mostri, 1797- 99) alla denuncia dei crimini della Grande Armé (I disastri della guerra, 1810-20). Sono questi stessi stimoli che hanno mosso Miloš Forman nella realizzazione de L’ultimo inquisitore (Goya's Ghosts, 2006), un film in cui si intrecciano almeno due filoni. Il primo ruota attorno alla denuncia dei crimini del potere, alle giravolte che politici e religiosi compiono pur di rimanere in sella, alla crudeltà con cui sono perseguitati gli innocenti, a volte gli amici e i parenti stessi.

C’è, in questo, una citazione diretta ai processi stalinisti, ai crimini delle dittature moderne, al fanatismo – religioso e ideologico – nel cui nome si commetto i delitti più orrendi. Un discorso modernissimo, anche se dai contorni un po’ troppo generici. Il secondo tema è quello della responsabilità dell’artista davanti alle tragedie della sua epoca. In questo, la crescente sordità del pittore – dato biograficamente esatto – diventa quasi una metafora sull’incapacità dell’intellettuale a fermare il corso della storia, per quanto crudele si presenti. E’ un’ammissione d’impotenza sorretta da un gusto e un’intelligenza espositiva particolarmente raffinate. Il regista le rende omaggio con un’opera dal taglio classico, costruita magistralmente sulla falsariga dello stile, i colori, l’aura delle opere del grande pittore, uno dei più grandi e moderni della storia.

Titolo originale: Goya's Ghosts; regia: Milos Forman; sceneggiatura: Milos Forman, Jean-Claude Carrière; interpreti: Javier Bardem, Natalie Portman, Stellan Skarsgård; Randy Quaid; Blanca Portillo, Michael Lonsdale, José Luis Gómez, Mabel Rivera, Balbino Acosta, José Alias; produttori: Mark Albela, Denise O'Dell, Paul Zaentz, Saul Zaentz; musica: Varhan Orchestrovich Bauer, José Nieto; fotografia: Javier Aguirresarobe; montaggio: Adam Boome; ricerca attori: Michelle Guish, Camilla-Valentine Isola; scenografia: Patrizia von Brandenstein; direzione artistica: Eduardo Hidalgo, Ana Viana; arredatore: Emilio Ardura; costumi: Yvonne Blake; società produttrici: KanZaman, Kanzaman S.A., The Saul Zaentz Company, Xuxa Producciones S.L., Xuxa Produções; nazionalità: Spagna: anno di edizione: 2006; durata: 114 min.

valutazione: 1 2 3 4 5

 

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