Gli innocenti (Drabert ) porta la firma del danese Per Fly ed è parte di una trilogia il cui primo episodio è stato il pregevole Leredità (Arven, 2003), un film che colpi per la capacità di guardare con occhio limpido al conflitto fra pulsioni personali ed esigenze politico economiche. Anche questo nuovo lavoro è prodotto dalla Zentropa di Lars Von Trier ed è, quindi, vagamente inquadrabile nel filone Dogma. La storia ruota attorno al rapporto fra rispettabilità borghese ed esigenze profonde dellanimo. Un maturo professore universitario ha una relazione con unallieva che milita in un gruppuscolo rivoluzionario.Lei e i suoi compagni uccidono un agente durante unazione dimostrativa contro una fabbrica darmi. Al processo sono assolti perché non é possibile stabilire chi è stato il responsabile materiale dellomicidio. A questo punto il film fa una svolta a 360 gradi e diventa un dramma psicologico sul senso di colpa e la passione irrefrenabile dellanziano per la ragazza che, da parte sua, gli preferisce un coetaneo. In altre parole larco narrativo muove dal terreno del film politico, si sviluppa come un dramma damore per finire nel melodramma. Non è un risultato del tutto convincente e, particolarmente nella parte finale si labbra e simpasta in una sorta di pietismo esistenziale non del tutto coerente con il punto di partenza.
valutazione: 1 2 3 4 5
Titolo Originale: Drabert; regia: Per Fly; sceneggiatura: Per Fly, Dorte Høeg, Kim Leona, Mogens Rukov; interpreti: Jesper Christensen, Pernilla August, Charlotte Fich, Beate Bille, Vibeke Hastrup, Julie Ølgaard, Samy Andersen; produttori: Anna Anthony, Gillian Berrie, Peter Garde, Marianne Jul Hansen, Peter Aalbæk Jensen, Turid Øversveen, Ib Tardini; musica: Halfdan E; fotografia: Harald Gunnar Paalgard; montaggio: Morten Giese; ricerca attori: Marie Louise Hedegaard, Lene Seested, Jette Termann; scenografo: Søren Gam; costume: Louize Nissen; società produttrice: Entertainments; nazionalità: Danimarca; anno di edizione: 2005; durata: 100 min.