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Le vite degli altri ···· Le vite degli altri ···· Hot

Le vite degli altri ····

ImageBerlino Est, 1984, la città è attraversata dal lungo muro della vergogna (più di 46 chilometri), la Stasi – la polizia politica della Repubblica Democratica Tedesca – ha oltre novantamila addetti e almeno altrettanti informatori che, nolenti o volenti, spiano vicini di casa, colleghi, familiari. Il capitano Gerd Wiesler è un funzionario devoto e preciso, che vive una vita solitaria in un appartamento anonimo, un’esistenza grigia interrotta solo da qualche squallido congresso carnale con una giunonica prostituta autorizzata. Un giorno gli affidano la sorveglianza di un drammaturgo, punta di lancia del regime, della cui compagna, una nota attrice, si è invaghito il potente ministro della cultura. L’intenzione è quella di mettere in difficoltà l’intellettuale e indurre la donna a lasciarlo. Lo spione è sempre più disgustato da questo uso privato della sicurezza pubblica e, contemporaneamente, inizia a subire il fascino di un modo di vivere e di un’attitudine critica che, sino a quel momento, ha considerato crimini.

Il turbamento arriverà sino ad indurlo a nascondere la prova principe che inchioderebbe l’intellettuale, consentendone l’assoluzione. Una liberazione pagata a prezzo della vita della donna. Il muro crolla e il teatrante può visionare i dossier che lo riguardano e scoprire a chi deve l’essere sfuggito dalle grinfie del regime. Ora lo spione fa il portalettere e a lui l’uomo di teatro dedicherà un libro in cui racconta la sua storia. Le vite degli altri (Das Leben der Anderen) dell’esordiente trentaquattrenne Florian Henckel von Donnersmarck ha vinto il Premio Oscar 2007 per il miglior film in lingua non inglese. E’ un’opera che mette assieme un linguaggio di tipo tradizionale, con molti occhieggiamenti al cinema drammatico – spionistico, e un’accorata e lucida riflessione sui guasti di un regime le cui vittime si contano non solo fra le fila dei perseguitati, ma anche fra quelle degli aguzzini. Una struttura di grande pregio che ha il merito di unire un discorso politicamente e moralmente alto, a un forte rapporto con il cinema popolare, senza dimenticare la necessità di tracciare un quadro psicologicamente complesso.

Titolo originale: Das Leben der Anderen; regia: Florian Henckel von Donnersmarck; sceneggiatura: Florian Henckel von Donnersmarck; interpreti: Martina Gedeck, Ulrich Mühe, Sebastian Koch, Ulrich Tukur, Thomas Thieme, Hans-Uwe Bauer, Volkmar Kleinert, Matthias Brenner, Charly Hübner, Herbert Knaup, Bastian Trost, Marie Gruber, Volker Michalowski, Werner Daehn; produttori: Quirin Berg, Dirk Hamm, Florian Henckel von Donnersmarck, Max Wiedemann; musica: Stéphane Moucha, Gabriel Yared; fotografia: Hagen Bogdanski; montaggio: Patricia Rommel; ricerca attori: Simone Baer; scenografo: Silke Buhr; arredatore: Frank Noack; costumi: Gabriele Binder; societàa produttrici: Bayerischer Rundfunk, Creado Film, Wiedemann & Berg Filmproduktion, arte; nazionalità: Germania: anno di edizione: 2006; durata: 137 min.

valutazione: 1 2 3 4 5

 

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