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Centochiodi ···· Centochiodi ···· Hot

Centochiodi ····

Image Ermanno Olmi è uno dei grandi vecchi del cinema italiano. In più di sessanta anni di attività ha firmato una quindicina di lungometraggi, molti documentari e varie produzioni per la televisione. I suoi film sono sempre frutto di lunghe riflessioni, fra Cantando dietro i paraventi (2003) e questo sono passati quattro anni, sono accurati nella confezione e spesso anticonformisti nelle tesi. Tale è anche Centochiodi che, secondo quanto dichiarato dall’autore, dovrebbe essere il suo ultimo lungometraggio. Un giovane professore di filosofia, bello e ricco, scompare dopo aver inchiodato al parquet di una prestigiosa biblioteca un bel po’ di volumi antichi. Abbandona auto di lusso, documenti, vestiti alla moda e si mette a ripulire un rudere in riva al fiume. Stringe amicizia con alcuni anziani che hanno costruito su quelle sponde una sorta di piccola comunità e cattura gli occhi di una ragazza disponibile e generosa.

Quando i carabinieri lo ritrovano, non oppone resistenza e si assume ogni responsabilità perché i libri non hanno mai migliorato la vita di nessuno uomo né quella del mondo e la parola codificata nei libri, non vale un caffè con un amico. Dopo un teso confronto con un vecchio prete, quasi cieco, lo rimettono, provvisoriamente, in libertà, e lui scompare. Il regista sviluppa una metafora sul martirio del Cristo in cui immette almeno due elementi blasfemi, da un punto di vista cattolicamente conformista: ogni religione, quando codificata, diventa un mostro oppressivo e non è Dio a dover chiedere conto agli uomini del loro operato, ma sono questi ad avere il diritto che lui giustifichi per tutti i mali che ha permesso. In quest’ultimo pensiero riecheggia la bellissima e terribile invettiva ebraica che non perdona all’Essere Supremo di aver permesso l’olocausto e le persecuzioni subite dal Popolo Eletto. Il film è molto bello, rigoroso e commuovente. E’ una di quelle opere che colpiscono e fanno pensare. Realizzato con apparente semplicità, in realtà con grande maestria, è un testo da meditare e su cui riflettere la cui straordinaria attualità trova conferma, purtroppo, nel rigido conformismo che sempre più contraddistingue questo Papato.

Regia: Ermanno Olmi; sceneggiatura: Ermanno Olmi; interpreti: Raz Degan, Luna Bendandi, Amina Syed, Michele Zattara, Damiano Scaini, Franco Andreani; musica: Fabio Vacchi; fotografia: Fabio Olmi; montaggio: Paolo Cottignola; società produttrici: Cinemaundici, Rai Cinema; nazionalità: Italia; anno di edizione: 2007; durata: 92 min.

valutazione: 1 2 3 4 5

 

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