Se il film non si avvalesse dell’ottima interpretazione di Kristen Stewart, probabilmente non meriterebbe nemmeno la sufficienza: ma lei – eletta dal Hollywood Critics Association attrice del decennio – fa la differenza, è un tutt’uno con un personaggio difficile, di fisicità notevole ma che una sceneggiatura non molto convincente rischia di ridurre ad eroina da videogame soffocata da un insieme di scene d’azione; oltretutto, è fin troppo immediato il ricordo di film noti a tutti quali Alien (1979) di Ridley Scott e la pletora di horror che a lui occhieggia. Lo script è davvero poco interessante, e la storia ha uno sviluppo che è fin troppo facilmente intuibile. È sicuramente un action movie, un film di fantascienza, un horror, un dramma: peccato che questi ingredienti male si amalgamino tra loro. Il pubblico sembra apprezzarlo tanto da fare incassare in 20 giorni (è uscito il 10 gennaio 2020) 34 milioni di dollari in tutto il mondo, con recensioni contrastanti da parte della critica.
È l'ultimo film distribuito sotto il nome di 20th Century Fox, prima che fosse cambiato in 20th Century Studios dalla Disney. Iniziate le riprese nel marzo del 2017, è stato terminato nel maggio dello stesso anno. Pronto per l’uscita ufficiale, ha invece tardato due anni e mezzo perché i produttori non erano soddisfatti dei risultati ottenuti e, dato il non basso costo di realizzazione, hanno voluto non pochi cambiamenti in quanto realizzato. Questo taglia e cuci ha fatto sì che si creasse un film professionale, ma non ha donato il miracolo di trasformarlo in un qualche cosa di davvero interessante. Gli attori hanno fatto il massimo, con un Vincent Cassel ‘maltrattato’ dalla sceneggiatura che, comunque, riesce ad essere credibile ma non ai livelli della Stewart. La regia è affidata a William Eubank, qui al suo terzo titolo. Opera prima era stato il mediocre Love (2011) mai giunto in Italia, il secondo lavoro The Signal (2014) anche questo pressoché sconosciuto perché distribuito in pochissimi paesi. Ci si domanda perché una nota casa di produzione come la 20th Century Fox gli abbia affidato questo progetto da 80 milioni di dollari; per fortuna, ogni tanto anche le major d’oltreoceano sbagliano. Un gruppo di ricercatori viene incaricato di perforare il fondo della Fossa delle Marianne alla ricerca di risorse. Mentre si trovano in una base sottomarina, situata sul fondo dell'oceano a sette miglia di profondità vengono colpiti da un forte terremoto che causa una breccia nella stazione. Alcuni riescono a salvarsi ed a raggiungere la base di controllo, dove trovano altri due studiosi. Non sapendo cosa stia accadendo fuori dalla base, decidono camminare sul fondo dell'oceano per arrivare alla stazione più vicina, ma la faglia e il conseguente sisma sembrano aver risvegliato qualcosa. E da qui l’horror spopola.
