Stephen King ha impiegato più di 30 anni per convincersi a scrivere il seguito di Shining che, nella trasposizione cinematografica fatta da Stanley Kubrick, è diventato il film forse più amato di tutti i tempi dagli appassionati dell’horror. Edito nel 1977 e presentato in veste cinematografica nel 1980, ha dato vita ad innumerevoli club nel mondo che studiano ogni particolare di questa cattedrale della paura.
Uscito nel 2013 il romanzo Doctor Sleep, lo stesso anno la Warner Bros. Pictures ne ha acquisito i diritti affidando ad Akiva Goldsman – tra i suoi ultimi lavori The Divergent Series: Insurgent (Insurgent, 2015), The Ring 3 (Rings, 2017), Transformers - L'ultimo cavaliere (Transformers: The Last Knight, 2017) e La torre nera (The Dark Tower, 2017) - la stesura di una sceneggiatura, ma sia per mancanza dei finanziamenti necessari che per la pochezza dello script, il progetto è stato abbandonato fino al 2017 quando Mike Flanagan è stato assunto per riscrivere la sceneggiatura e dirigere il film. Il pluripremiato quarantenne del Massachusetts, che dice di essere cresciuto a cinema e horror, è sicuramente grande esperto del mondo della paura. Principale responsabile del film a cui si è impegnato per un paio di anni, ha messo mano, non tradendolo mai, sui fatti narrati dal libro, ha creato sceneggiatura praticamente perfetta, ha trovato i giusti tempi per fare aumentare la tensione senza mai scendere al trash e sfiorando soltanto il gotico, ha curato personalmente il montaggio riuscendo a rendere un film di due ore e mezzo fluido e sempre emozionante. Difficile capire ora se riuscirà ad eguagliare i risultati ottenuti da Kubrick ma è sicuramente opera di ottimo interesse. Il film non è piaciuto a tutti, soprattutto perché viene imputato a Flanagan la scelta di non cavalcare la paura come tema preponderante, ma questa è una scelta che ha creato un prodotto davvero originale e meritevole di interesse anche da chi il cinema horror non piace. Vincente la decisione di raccontare i tre protagonisti con storie indipendenti che si intersecano nel corso della vicenda ma che mantengono una propria identità. Rose the hat, interpretata con bravura da Rebecca Ferguson, è il personaggio negativo, la strega, il capo di un clan di persone diverse che si alimentano in una maniera che ricorda i vampiri. Ewan McGregor è la figura che viene trasportata da Shining ai giorni nostri, si racconta dei suoi anni dopo il terrore vissuto da ragazzo, dell’alcolismo, di una esistenza segnata da quella esperienza. L’attore scozzese lo rende con grande umanità. Il personaggio trainante è la giovane Abra che si accorge di essere diversa dagli altri, speciale, forse sensitiva; Kyliegh Curran la rende in maniera perfetta. Irrimediabilmente cambiato dal trauma che ha vissuto da bambino all'Overlook Hotel, Dan combatte con sé stesso e gli altri per cercare una normalità. Quando è contattato da Abra, adolescente coraggiosa con un potente dono extrasensoriale, riconosce in lei il suo stesso potere. La ragazza chiede aiuto contro la spietata Rose the Hat e i suoi seguaci che si nutrono della Luccicanza degli innocenti alla ricerca della loro immortalità. Uniscono le loro forze e si impegnano in una lotta tra la vita e la morte contro la malefica donna.
