Jonathan Levine è specializzato in commedie politicamente scorrette che spesso coinvolgono interpreti di nome. Fottute! (Snatched, 2017) con Goldie Hawn e Sballati per le feste! (The Night Before, 2015) con Seth Rogen ne sono due esempi. Proprio quest’ultimo, attore Canadese non eccelso ma che si è saputo conquistare un suo spazio nella commedia non raffinatissima - come produttore del film assieme alla Theron - lo ha voluto alla direzione del film. Conoscendo i ritmi comici di Seth, ha costruito un film che riesce a strappare più di una risata giocando molto sull’impossibilità (apparente) di un nerd di incontrare l’amore con potentissima donna del Governo che era stata la sua baby sitter quando aveva 12 anni.
Lo sceneggiatore televisivo Dan Sterling, autore anche del soggetto, sceglie di chiudere un film di oltre due ore con un happy end scontatissimo ma, soprattutto, che nega la cattiveria di tutto quanto era accaduto prima. In questa maniera, si ha il disagio di constatare che, ancora una volta, le major hanno paura di creare prodotti realmente cattivi, magari lievemente impegnati nella politica (la protagonista è la Segretaria di Stato) e nella denuncia sociale (lui è un giornalista che cerca di migliorare il mondo): quando appare un barlume di denuncia, una parolaccia o una situazione scabrosa fa tornare tutto nella norma della commedia. Charlize Theron è brava nelle parti più romantiche, mentre è poco credibile quale potente donna temuta da molti. Seth Rogen è perfetto quando si presenta come contestatore e nerd, assolutamente non credibile nei momenti di dolcezza con la sua amica d’infanzia. Charlotte è una delle donne più influenti del mondo. Intelligente, sofisticata e realizzata, è un autorevole Segretario di Stato con un talento ben sviluppato per affrontare qualsiasi situazione, o quasi, Fred è giornalista dallo spirito libero con una spiccata propensione a cacciarsi nei guai. Non hanno niente in comune, a parte il fatto che lei è stata la sua babysitter e la sua prima cotta. Quando l’uomo inaspettatamente riallaccia i rapporti con lei, la conquista con la sua autoironia e con i ricordi dell’idealismo che caratterizzava Charlotte da ragazza. Lei sta preparando la sua corsa alla presidenza e in modo impulsivo decide di assumerlo per scrivere i suoi discorsi elettorali, con grande disappunto dei suoi fidati collaboratori. Nonostante la loro diversità, fanno faville per la loro inequivocabile intesa che porta ad una storia d’amore in giro per il mondo e ad una serie di incidenti inattesi quanto deleteri.