Storie parentali in Ad Astra dell’americano James Gray dove un cosmonauta inviato dalla Nasa su Marte scopre che suo padre, pure lui astronauta, non era morto eroicamente come l’Agenzia aveva fatto credere a tutto il mondo, ma si era scomparso dopo essersi ribellato agli ordini quando aveva scoperto che la missione di cui era al comando consisteva nel far esplodere una bomba atomica destinata a distruggere un’ipotetica civiltà spaziale in conflitto con quella terrestre.
Il film ruota attorno alla meraviglia del pilota sia per la scoperta dell’esistenza in vita del padre, sia per la malvagità dell’ente a cui anche lui soggiace. La forza del film è, in primo luogo, nella maestria tecnologica che rende accettabili e realistiche immagini e azioni proiettate nello spazio. Poi c’è la bravura degli attori, Brad Pitt e Tommy Lee Jones, che assecondano alla perfezione l’intento del regista di mostrare che lo spazio è un luogo tremendamente ostile per l’uomo.