Per definire un film politicamente scorretto, da oggi si potrà sicuramente portare come esempio Good Boys - Quei Cattivi Ragazzi, che viola molti capisaldi dei film giovanilistici con la storia in cui tre undicenni – molto amici tra di loro – hanno esperienze o traumatizzante o, quantomeno, singolari. Si inizia con la gioia del padre di uno di loro che, beccato mentre si masturba, è complimentato dal genitore forse perché temeva potesse avere interessi omo e non etero come conferma quello che vede sul suo PC. Ma non è che l’inizio, con esperienze sicuramente da adulti – o quantomeno da ‘scafati’ liceali – che li portano a rubare, a comperare della droga ed in parte utilizzarla, ad attraversare con incoscienza autostrada con macchine che sfrecciano sulle 4 corsie, a spiare ragazze non esattamente pudiche, a giocare con bambola gonfiabile senza sapere cosa sia, a fare tutte cose rigorosamente proibite (non manca l’alcool). Difficile valutare questa commedia perché le componenti spesso risultano disturbanti per la normalità con cui vengono messe sullo schermo e vissute dai vari personaggi. Eppure, questo film dal taglio demenziale è interessante, originale, spesso coinvolgente. Resta il fatto che non è esattamente educativo e che, se imitato dai giovani spettatori, rischierebbe di creare situazioni gravemente pericolose. Per chi ha visto il trailer, tutto è chiarissimo visto che il produttore Seth Rogen – noto sia per i serial televisivi un po’ folli e per Strafumati (Pineapple Express, 2008) – rivolgendosi ai tre dotati ragazzini dice: Ragazzi, io sono uno dei produttori del vostro film e purtroppo voi non potete vedere il trailer del vostro film! C'è droga, c'è violenza, ci sono parolacce e, nonostante abbiamo deciso che faceste queste cose nel film, non potete vedere voi stessi che lo fate nel trailer! Benvenuti a Hollywood! Con queste parole, spiega che spesso il perbenismo rischia di castrare ogni cosa, anche un buon film.
Al termine delle scuole primarie, col passaggio del livello da bambino a ragazzo, viene invitato al suo primo Kiss party – bottiglietta che ruota all’interno del cerchio dei ragazzi e decide le coppie che si baceranno - è in preda al panico perché non sa come si faccia. In cerca di suggerimenti, insieme ai suoi migliori amici decidono di usare il drone del padre che gli è stato severamente vietato di toccare. Iniziano così a spiare le coppie che si baciano nelle vicinanze, tra cui due amiche adolescenti, che scoperti i guardoni riescono a confiscare il drone ai ragazzi. Nel disperato tentativo di riaverlo prima che il padre torni a casa, i tre amici saltano le lezioni e faranno il peggio possibile, con le cose che non andranno per il verso giusto e prenderanno diverse decisioni sbagliate che li metteranno sempre più nei guai.