Questa commedia con risvolti sociali e di dramma è liberamente ispirato al romanzo omonimo di Romolo Bugaro; secondo lungometraggio di fiction del documentarista Alessandro Rossetto dopo Piccola patria (2013) - in cui raccontava di due ragazze che vivono in un piccolo paese di provincia, una vivace e trasgressiva Luisa che ha relazione con ragazzo albanese, l’altra più debole e bisognosa d'amore, ma anche arrabbiata e in cerca di vendetta – era atteso con interesse. In quella occasione il regista era stato all’altezza del compito, come quando aveva codiretto con bravura L'Orchestra di Piazza Vittorio: I diari del Ritorno (2007). Buone le aspettative, deluse da un film poco credibile, con scene inutili (i nudi integrali del protagonista, l’ipertatuato Diego Ribon, e della figlia nel finale) ed altre non girate creando scompensi nella costruzione narrativa. Il taglio vorrebbe essere quasi documentaristico, ma le intenzioni non hanno riscontro in quanto si vede. L’inizio della (dis)avventura è la chiusura del credito di una banca che produce un effetto domino senza fine, travolgendo le esistenze di tutti. Grandi costruttori, piccoli imprenditori, camionisti, le loro tranquille e serene famiglie: una valanga che inizia a rotolare travolgendo tutto a causa della miopia di uomini ossessionati dal lavoro, dal denaro e dal potere. Qui l’espressione bancaria segnalazione a sofferenza può essere letta per molti come una metafora perfetta della loro esistenza.
Un tema interessante ma già un soggetto che non è chiarissimo, sviluppato in una sceneggiatura spesso poco credibile con temi iniziati e non portati a termine dal regista che sembra avere anche lui sofferenze, ma nel delineare i giusti ritmi e nel dirigere attori non sempre di grande qualità. Un imprenditore del Nord Est abbraccia il sogno di convertire grandi alberghi abbandonati della sua cittadina termale – è ambientato ad Abano Terme - in residence di lusso per facoltosi pensionati di ogni parte del mondo. Ma quando viene meno il sostegno finanziario dei suoi soci più importanti, inizia una catastrofe che travolge imprenditori, operai, grandi aziende e piccoli fornitori. Tutti contro tutti, amici che tali forse non erano mai stati. Sembra che dietro al fallimento pilotato ci siano i soci di Hong Kong, ma…