Esiste una città, non lontana da New York, che è stata la culla della musica dal jazz al rock per un secolo, con un due zone bene divise tra loro (quella povera abitata da emigranti e dalle persone di colore, l’altra con sfavillanti hotel di lusso). Si arrivò ad avere un centinaio di locali, fossero bar o teatri, balere o ristoranti in cui si suonava e sentiva musica anche fino alle 5 del mattino, dove difficilmente si diveniva ricchi ma in cui il collante dell’arte ha unito per generazioni migliaia di persone che superavano i gravi limiti del colore della pelle ed il diverso ceto per unire le loro emozioni in un fiume strabordante di originalità e di creatività.
Fondata nel 1871, la comunità di Asbury Park era diventata una località di vacanza e divertimento. Un "mare di peccato", come l'aveva ribattezzata "Southside" Johnny Lyon, cantante e musicista tra i più popolari del cosiddetto New Jersey sound, tra i tanti intervistati del film. La storia di Asbury Park si lega a quella divisione netta, almeno fino agli anni '50, in due zone: l'East Side, caratterizzata da alberghi di lusso, ristoranti e locali, e soprattutto luoghi d'attrazione e ricreazione e club che saranno meta, nei decenni, degli artisti più richiesti, da Ella Fitzgerald, Dizzy Gillespie, Louis Armstrong a Ray Charles, The Rolling Stones, The Who, The Doors. E il West Side, oltre i binari della ferrovia, abitato da afroamericani, ebrei, italiani, e dalle loro attività commerciali più prosaiche. Con un lavoro a metà tra il documentario e la gioia un po’ melanconica di rivivere un periodo della storia irripetibile a quei livelli, Tom Jones ha raccontato con bravura la vita di questa città attraverso migliaia di foto, bella musica, decine di interviste, brevi performance di tantissimi musicisti per porre il clou del film nella breve vita del The Upstage Club, considerato come il locale più rappresentativo di Asbury Park, dove Bruce Springsteen aveva incontrato i futuri membri della E Street Band. È stato aperto dal 1968 al 1971. Il 4 luglio 1970 disordini razziali hanno trasformato Springwood Avenue in un campo di battaglia con una decina di palazzi distrutti dall’incendio e oltre 100 tra negozi e locali depredati: in poche ore la rabbia delle persone più povere aveva definitivamente eliminato l’equilibrio instabile ma duraturo tra le due parti della città divise dalla ferrovia che scindeva la ricchezza dalla povertà. Le bande nere non suonavano nei club delle vie eleganti, e solo pochi musicisti bianchi, incluso il futuro bassista degli E Street,Garry Tallent, suonavano insieme agli afroamericani di Springwood Avenue nella zona ovest della città. Grazie al Upstage club avvenne una integrazione vera. Si è calcolato che in quegli anni ci fossero almeno 5000 musicisti, professionisti e no, che suonavano in città. Nel locale c’era l’integrazione. Qui Bruce Springsteen ha incontrato musicisti quali Vini "Mad Dog" Lopez, David Sancious, Garry Tallent, Danny Federici, Ernest "Boom" Carter e Southside Johnny Lyon, e ha fatto debuttare Steven Van Zandt sulla scena. Dopo anni di stasi, ora Asbury Park, solo 15.000 abitanti per una cittadina del New Jersey, sta tornando ad essere punto di riferimento per la musica creativa: hanno aperto quattro scuole di musica e, nuovamente, la vita è ritmata dalla musica. Tom Jones ha raccontato tutto con un film piacevole e molto ben documentato.
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