Paola Cortellesi, in punta di piedi, sta divenendo una delle attrici di maggiore successo che ci siano in Italia e con Come un gatto in tangenziale (2017) interpretato assieme ad Antonio Albanese è stata campione assoluto di incassi. Merito della bravura, della simpatia, della sua capacità di sceneggiatrice, del feeling che c’è col suo regista di riferimento, quel Riccardo Milani che nella vita reale è suo marito.
Assieme hanno realizzato anche Scusate se esisto! (2014) con Raoul Bova e Mamma o papà? (2017) sempre con Albanese. Commedie leggere, piacevoli nella struttura narrativa, adatte ad un pubblico familiare e con un pizzico di cattiveria che mai guasta. Quest’ultima prova conferma quanto di buono visto in precedenza, dimostrando che dialoghi azzeccati e senza doppi sensi, storie d’amore (e di accettabile odio) senza sesso possono portare al cinema molto pubblico con grandi incassi. La scelta del cast è fondamentale e anche qui in tutti i ruoli il lavoro di ricerca degli attori è stato davvero azzeccato. La sceneggiatura funziona, ma una eccessiva quantità di input rischia di stancare, di non permettere di godere a fondo sviluppi spesso intelligenti ma che si sovrappongono uno all’altro: il solo rapporto con il bravissimo Stefano Fresi (ottimo anche come pianista in una scena ben congegnata) avrebbe potuto essere parte importante del film. L’unico personaggio non completamente riuscito è quello affidato alla sempre brava Carla Signoris, una nonna sprint fin troppo pesantemente caratterizzata. La parte meno interessante è quella che racconta le imprese della Cortellesi nelle vesti di James Bond in gonnella (una spy story non sempre credibile), la migliore quando aiuta i suoi ex compagni di scuola e amici di sempre a ‘vendicarsi’ dei soprusi subiti. Qui si parla di amicizia, della maleducazione della gente, di amore, di chi si sente sempre superiore agli altri, di vero rapporto umano. Questo film è, forse, il migliore che la coppia Cortellesi-Milani abbiano realizzato. Donna dimessa e dall’aspetto malinconico si divide tra il lavoro al Ministero e gli impegni scolastici di sua figlia; l’ex marito, invece, è pilota di caccia. Dietro questa poco gratificante situazione di vita, si nasconde un’altra realtà: lei è un agente segreto impegnato in pericolosissime missioni internazionali. In occasione di una rimpatriata, infarcita di ricordi e risate, tra vecchi compagni di liceo la donna ascolta le storie di ognuno e realizza che tutti, proprio come lei, sono costretti a subire quotidianamente piccole e grandi angherie al limite dell'assurdo. Con tutti i mezzi a sua disposizione e grazie ai più stravaganti travestimenti, darà vita a situazioni che serviranno a riportare ordine nella sua vita e in quella delle persone a cui vuole bene.