Animazione francese realizzata pensando ad un pubblico di piccoli fan. È stataconcepita da Eric Tosti, David Alaux, Jean-François Tosti cosceneggiatori, coinvolti tutti nella regia (anche se ufficialmente risulta unico responsabile Eric Tosti) e produttori con la loro TAT Productions creata a Tolosa nel 2000 per realizzare soprattutto prodotti televisivi.
Si deve essere benevoli con un prodotto tanto artigianale, realizzato con umiltà e una certa bravura utilizzando solo 6 milioni di euro. Un film molto colorato, con tante piccole idee. Non cerca di stupire con straordinari effetti speciali ma con una storia in cui il lieto fine è fin troppo invasivo, che racconta di amicizia e quindi niente battaglie intergalattiche. Ma bisogna essere ben disposti – o, forse, avere meno di 6 anni – per riuscire a divertirsi davvero. Tutto è un po’ banale, prevedibile e con un’estetica non sempre vincente, ma ha il pregio di essere davvero un prodotto per famiglie, dove i genitori possono stare tranquilli: c’è poco da spiegare ai figli e, soprattutto, sembra proprio che loro si divertano. La storia non è molto originale: rimasti senza la navicella ormai inutilizzabile un ragazzino di 10 anni viene eiettato dal mezzo spaziale: sono i genitori che lo fanno questo per metterlo al sicuro. Tutto diventa più difficile perché la capsula di salvataggio atterra su un pianeta selvaggio di cui non si conosceva l’esistenza. Con l'aiuto di un robot progettato per garantire la sopravvivenza, se la dovrà cavare fino a quando giungeranno gli attesi soccorsi. Ai due si unisce una creatura aliena con cui hanno stretto amicizia. È una bella avventura che permetterà loro di imparare a conoscere il pianeta attraverso la flora non sottovalutando i mille pericoli. Pochi i personaggi, non sempre in grado di coinvolgere. Protagonista un ragazzo ottimista, molto curioso e intelligente, che si sente adulto ma vorrebbe dedicarsi più al gioco che non allo studio e agli impegni non ludici. L’extraterrestre è abitante del pianeta, è simpatico e una volta al mese, si trasforma in crisalide per evolversi. Il robot, specie a guardia del corpo del ragazzo, è stato programmato per garantire la sopravvivenza di chi gli è stato affidato. Su tutto e tutti, il Pianeta pensato con una vita vegetale e animale molto fantasiosa; è forse la parte meglio riuscita del film.
