L‘idea di un amore impossibile tra persone gravemente malate non è particolarmente originale, e parlare di giovani a cui è negato il sogno di un futuro sembra funzionare bene al botteghino. Fra gli ultimi esempi, basterà pensare a Colpa delle stelle (The Fault in Our Stars, 2014) col cancro, Noi siamo tutto (Everything, Everything, 2017) con ragazza costretta da grave malattia a vivere senza mai potere uscire di casa per non essere contaminata o Il sole a mezzanotte - Midnight Sun (Midnight Sun, 2018) con giovane costretta fin da piccola a vivere nel buio della sua abitazione a causa di una rara malattia.
I protagonisti sono sempre sui 17 anni, considerata dai produttori cinematografici l’età per i primi veri innamoramenti e in cui si identificano le adolescenti che guardano ad un loro futuro da adulti. Qui si parla della terribile fibrosi cistica (o FC), rara malattia genetica (70.000 casi nel mondo) che fa produrre muco denso e appiccicoso nei polmoni, nel pancreas e in altri organi. Al suo debutto nel lungometraggio Justin Baldoni ha saputo fare tesoro della sua esperienza documentaristica che nel 2012 si era sviluppata con una serie di titoli molto seguiti intitolati My Last Days in cui dava voce a molti giovani che vivono convivendo con malattie rare mentre hanno le stesse speranze e i sogni dei loro coetanei: è diventata la serie di documentari digitali più seguita di tutti i tempi, che a sua volta ha portato il network a realizzare altre due stagioni. La sua opera prima è molto equilibrata tra dramma e commedia, tra speranza e disperazione senza mai cadere nel facile pietismo evitando di raccontare con toni struggenti l’amore dei due giovani. Soprattutto nella prima parte si sorride anche per gli stratagemmi che i fidanzatini – che non si possono toccare per paura del contagio – architettano per scambiarsi il loro amore: molta importanza hanno chat e quant’altro. Il finale scivola un po’ nel melenso ed è financo troppo prevedibile ma, anche grazie alla buona prova fornita dai protagonisti Cole Sprouse e Haley Lu Richardson il film rimane sempre interessante. Per confermare che la descrizione della malattia è fatta correttamente, si ha da parte della Lega Italiana Fibrosi Cistica onlus, l'associazione che lavora per migliorare la vita e le cure dei pazienti con fibrosi cistica, il placet dato per la sua capacità di sensibilizzare l’opinione pubblica. Stella e Will hanno diciassette anni, si conoscono nell’ospedale dove sono entrambi ricoverati ed è amore a prima vista. La malattia li costringe a restare sempre a una distanza di sicurezza di un metro e mezzo, per non rischiare di trasmettersi tra loro batteri che potrebbero essere letali, e questo rende tutto molto complicato. Il sentimento matura, il desiderio di stare assieme aumenta; i due giovani scopriranno una grande forza e determinazione dentro di loro imparando rapidamente che le possibilità di restare vicini sono infinite, anche senza sfiorarsi.