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Saturno contro ···· Saturno contro ···· Hot

Saturno contro ····

Image Ci sono film che raccontano storie in cui succedono poche cose, ma propongono riflessioni di grandissimo respiro. Saturno contro, sesto film del turco – italiano Ferzan Ozpetek, è uno di questi. La trama può essere raccontata con poche parole: un gruppo d’amici - etero, bi e omosessuali - è sconvolto dall’improvvisa morte di uno di loro. Inizia un doloroso percorso d’elaborazione del lutto, sino alla ripresa di contatto con la vita. E' un tema flebile, che la regia sviluppa proponendo allo spettatore numerosi snodi morali. C’è una riflessione accorata sulla morte, un accenno al problema dell’eutanasia, un discorso ampio sul pluralismo e le differenze sessuali e c’è, soprattutto, il tema dell’amicizia e della famiglia.

Il mondo di questo regista è, prima d’ogni altra, cosa una comunità solidale che si rinserra davanti alle offese del mondo, un piccolo universo armonico che contrasta col calore e la dolcezza, la violenza e il clamore che lo circonda. E’ il tema principale di un film profondamente personale, in cui l’autore ha riversato lo strazio per un grave lutto che lo ha colpito non molto tempo fa e in cui autobiografismo è spinto sino a girare molte scene nella sua vera casa. Si esce dalla proiezione profondamente commossi, non perché colpiti da facili effetti melodrammatici, ma perché il regista è riuscito ad entrare dentro di noi e a farci sentire comuni sensazioni e sentimenti che anche proviamo in solitudine. Sono moti d’animo che fanno parte della nostra vita di tutti i giorni. Se questo è il merito principale dell’opera, non minore importanza ha una regia che riesce quasi a scomparire, nel senso che usa una mano ferma e puntuale, ma di cui ci si accorge solo uscendo dalla sala e ripensando a ciò che abbiamo visto. La maestria nella direzione degli attori è un altro merito, non secondario, del film, con una pattuglia d’interpreti – da Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino, Margherita Buy, Ennio Fantastichini, Luca Argentero, Isabella Ferrari, Milena Vukotic a Serra Yilmaz – al meglio delle loro capacità recitative. Un plauso particolare a Serra Yilmaz, vera attrice - feticcio di questo regista, che qui ha il ruolo di una sorta di minimo coro greco che commenta e agisce in un quadro complesso e variegato.

Regia: Ferzan Ozpetek; sceneggiatura: Ferzan Ozpetek, Gianni Romoli; interpreti: Margherita Buy, Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino, Ambra Angiolini, Luca Argentero, Luigi Diberti, Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari, Lunetta Savino, Filippo Timi, Michelangelo Tommaso, Milena Vukotic, Serra Yilmaz; produttori: Tilde Corsi, Gianni Romoli; fotografia: Gianfilippo Corticelli; scenografia: Massimiliano Nocente; ricerca attori: Pino Pellegrino; costumi: Alessandro Lai; montaggio: Patrizio Marone; musica: Neffa; società produttrice: R&C Produzioni; nazionalità: Italia; anno di edizione: 2007; durata: 110 min.

valutazione: 1 2 3 4 5

 

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