Massimiliano Bruno, al suo sesto film come regista, dimostra di essere in grado di confezionare prodotti gradevoli ma ancora volta gli manca quel qualcosa per realizzare un’opera realmente interessante. Soggetto accattivante, sceneggiatura che coinvolge quattro autori (lui compreso) non in grado di sfruttare un’idea di base che poteva essere interessante.
Citazioni a iosa, da Non ci resta che piangere (1984) di Troisi e Benigni fino a Ritorno al futuro (Back to the Future, 1985) di Robert Zemeckis attraverso un excursus degli anni ’80, il film dimostra la sua debolezza nell’incapacità di dare spessore ai personaggi, trasformarli in qualcosa di più che delle macchiette. Il regista, che qui interpreta il compagno d’infanzia che da Nerd è divenuto uomo di successo, ha saputo scegliere interpreti che tra loro sono molto affiatati e che hanno dato lievità un po’ a tutta la vicenda, riuscendo alcune volte a strappare qualche risata. Il problema di inserire una storia di fantasia in una realtà accaduta, è che spesso le situazioni appaiono un po’ forzose, soprattutto quando i vari personaggi cambiano quella che è stata la storia tramandata dalla cronaca e, per fare quadrare equilibri sempre più deboli, creano sviluppi che spesso danno la sensazione di essere raffazzonati. Difficile puntare le occasioni per fare sembrare originale la commedia solo sugli errori dei tre tra sigarette elettroniche, cellulari e quant’altro oltreché su cose (ad esempio, i risultati delle partite) che non potrebbero conoscere. Alessandro Gassmann è sposato con la donna sbagliata, Gianmarco Tognazzi è sfruttato dal suocero commercialista, Marco Giallini è il geniale inventore di progetti fallimentari i cui proventi non gli permettono neppure di pagare gli alimenti alla ex moglie. Ottimo davvero Edoardo Leo che interpreta il violento dai toni delicati Renatino, che della Banda della Magliana era elemento di spicco: lo chiamano angel face e uccide a sangue freddo anche solo per un sospetto. A loro si aggiunge Ilenia Pastorelli che film dopo film riesce a fare dimenticare di essere nata con il Grande Fratello. Tre, amici dai tempi della scuola, non sono riusciti nella vita e, tra le tante idee perdenti, organizzano un Tour Criminale di Roma alla scoperta dei luoghi simbolo della Banda della Magliana. Per sfuggire ad un quarto ex compagno che è un vincente e li fa sentire dei falliti, entrano in ristorante cinese: attraverso una porta nel fondo del locale, si trovano catapultati nel 1982 nei giorni dei Mondiali di Spagna e si ritrovano faccia a faccia con Renatino, capo della Banda. Tra mille rischi, soprattutto legati alla donna del boss che amoreggia con uno di loro, e citazioni degli anni ’80, alla fine riescono a tornare ai giorni nostri grazie all’aiuto di una persona che ritenevano nemica.