La Walt Disney ci ha abituati alla riproposta di suoi titoli fortunati sia in sequel che in nuove edizioni di film ormai entrati nella storia del cinema di intrattenimento. In questa occasione, a 54 anni dal film interpretato dalla bravissima Julie Andrews – divenuta la tata per eccellenza per intere generazioni – si è pensato di creare un seguito con una sceneggiatura che lasciano molto della storia originale.
La Walt Disney ci ha abituati alla riproposta di suoi titoli fortunati sia in sequel che in nuove edizioni di film ormai entrati nella storia del cinema di intrattenimento. In questa occasione, a 54 anni dal film interpretato dalla bravissima Julie Andrews – divenuta la tata per eccellenza per intere generazioni – si è pensato di creare un seguito con una sceneggiatura che lasciano molto della storia originale. Il rischio dei paragoni era notevole, anche perché questa fiaba poteva avere perso gran parte della sua freschezza. Invece, con un’operazione che ha richiesto parecchio tempo per la preparazione, forte collaborazione tra le varie parti che lo compongono, il risultato finale è più che accettabile. Il cocktail è stato sapientemente realizzato dal Rob Marshall, autore del pluripremiato Chicago (2002) e di Into the Woods (2014), Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare (Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides, 2011), a cui è stato affidato anche il remake, in prossima uscita, de La sirenetta (The Little Mermaid, 1989) interpretato da Naomy Whatts – che si è messo a disposizione di questa mega produzione di oltre 130 milioni di dollari con umiltà e bravura. Ha dimostrato negli ultimi anni di essere un buon artigiano, e come tale continua ad essere scelto dalla Disney che non vuole vedere snaturati i suoi successi del passato. Emily Blunt è stata la scelta perfetta quale protagonista e ha dato vita ad un’interpretazione di Mary Poppins più asciutta, meno pazzerellona ma coi piedi per terra (anche se vola col suo ombrello). Anche come cantante – nell’edizione originale – non demerita. Al posto di Dick Van Dyke il musicista/attore Lin-Manuel Miranda che rilegge in maniera moderna il personaggio dello spazzacamino. Nella lunghezza di un cammeo o poco più incontriamo Meryl Streep, strampalata cugina di Mary Poppins, Dick Van Dyke, il simpatico Mr. Dawes jr. e Angela Lansbury nel ruolo di Balloon Lady. Poco convincente, invece, Colin Firth quale perfido banchiere che cerca in tutti I modi di appropriarsi fella casa di famiglia fingendosi loro amico. Londra è squassata dalla crisi economica tra le due guerre, una crisi che ha messo in ginocchio non solo l’Inghilterra. Nella casa della famiglia Banks abita Michael, adulto e vedovo da un anno, con tre figli a cui badare. Ha rinunciato ai suoi sogni d’artista e lavora in banca seguendo le orme del padre. Ha incautamente chiesto un prestito dando in garanzia la casa e ora rischia di perderla. Dal cielo scende Mary Poppins che si occupa dei 5 Banks, due adulti e tre ragazzini, ma per lei tutti bimbi ancora da educare.