Colette è la trasposizione cinematografica operata dal cineasta britannico Wash Westmoreland, della vita di Sidonie-Gabrielle (1873 – 1954) meglio conosciuta con lo pseudonimo di Colette, scrittrice e attrice teatrale francese, considerata fra le maggiori figure della prima metà del XX secolo, nonché la prima donna francese onorata da funerali di stato.
Il regista, ricostruisce la storia della donna, dipanandola in un arco temporale compreso tra il 1892, gli anni spensierati ed ingenui della vita di provincia, e il 1906, allorquando, sposa del suo mentore, magnate dell’editoria, nonché libertino incallito, si troverà introdotta nei salotti letterari dell’élite parigina diventandone, suo malgrado, l’animatrice e la protagonista. L’intera pellicola è un affresco, a tratti lezioso, della società alto borghese di inizio secolo, solo apparentemente perbenista, ma votata allo scandalo e all’eccesso, con al centro il percorso, il primo dell’epoca moderna, di emancipazione sociale di una donna che acquista sempre più consapevolezza di sé stessa e si riappropria, non senza difficoltà delle proprie libertà, compresa quella sessuale, e del proprio talento. Convincenti le prove attoriali dei protagonisti Keira Knightley (Colette) fascinosa e seduttiva e Dominic West (Willy).