Pensato per un pubblico di bambini (è stato vincitore della sezione Elements + 6 del Giffoni Film Festival 2018), il film diretto da Gabriele Pignotta – secondo titolo come regista dopo Ti Sposo ma non Troppo (2014) da lui anche scritto ed interpretato - il film è una produzione italiana pensata per il mercato internazionale, girata in inglese soprattutto con attori irlandesi, inglesi, austriaci.
Sovvenzionato in buona parte da MIBACT (Interesse Culturale Nazionale) e Idm Sudtirol - Alto Adige, tenta di trattare un argomento attuale quali i supereroi basandosi sopra la reale presenza della Mummia del Similaun nel Museo Archeologico dell'Alto Adige. Non solo, cerca di utilizzare la curiosità dei tanti tatuaggi che ha la mummia, per cavalcare il tema di questa maxi-mania collettiva. La sceneggiatura è debole e il budget contenuto penalizzano il risultato finale. Peccato che, avendo Gabriele Pignotta a disposizione, non lo si sia utilizzato nello script: autore di commedie di discreto livello, collaboratore di Carlo Verdone, creatore di buone sit com, probabilmente poteva essere in grado di elevare il livello dell’interesse. Finora non ha trovato distribuzione fuori Italia e qui da noi difficilmente riuscirà ad imporsi al pubblico perché presente su pochi schermi. Onore e merito alla Onemore Pictures che lo propone, ma ci si domanda come un prodotto così infantile possa piacere allo stesso pubblico per cui è pensato ma che è abituato, ormai, ad effetti speciali di alto livello, a scene d’azione, a film strutturalmente per adulti con caratteristiche per coinvolgere i più piccoli. Vinicio Marchioni, nella breve presenza come padre del protagonista, non si impegna più di tanto mentre Alessandra Mastronardi cerca di rendere coinvolgente la sua perfida strega dai capelli bianchi; il risultato è altalenante. I ragazzini sono ben scelti, con l’italiano Diego Delpiano nel ruolo del protagonista mentre l’attore televisivo irlandese Michael Smiley sta al gioco divertendosi a dare vita ad una Mummia dal comportamento pacioso e molto umano, da amico di giochi dei bimbi. Kip è un ragazzo intelligente e sensibile felice fino a quando la madre – appassionata di archeologia e forse sciamanna non muore: da quel momento la sua infanzia è finita. Il padre ha deciso di accettare un lavoro in Irlanda; negli ultimi giorni prima di lasciare per sempre Bolzano e gli amici del cuore, vive con loro un'esperienza straordinaria. Quando si reca al museo a salutare la mummia Ötzi per l'ultima volta, accade qualcosa di magico: dopo 5.000 anni il defunto si risveglia, cominciando a rigenerarsi. Mentre Ötzi, in incognito, incontrerà il ventunesimo secolo, Kip apprenderà da lui i segreti dell'età del rame: scoprirà così che il tempo che credeva tiranno può essere un magico e sconvolgente alleato. Inseguiti per i boschi e le montagne dell'Alto Adige, Ötzi e gli amici vivranno una bella avventura giocosa e spericolata, arrivando a confrontarsi coraggiosamente con le proprie paure e fragilità.