Chi andasse a vedere L'ultimo re di Scozia di Kevin Macdonald con la speranza di capire qualche cosa del lungo e gigantesco bagno di sangue che ha dilaniato lUganda senza apprezzabili discontinuità fra il 1966 e i giorni nostri, uscirebbe dalla sala molto deluso. E vero che la storia di questo paese africano, dominato da potenti tribù in lotta fra loro e confinante con vicini scomodi come la Repubblica Democratica del Congo, la Tanzania e il Sudan, è talmente aggrovigliata e segnata da una serie continua defferatezze da richiedere unanalisi ben più complessa e approfondita di quella che può offrire un film.Pur con questi limiti oggettivi cè da ricordare che lopera non tenta neppure di inquadrare in una qualche maniera la crudeltà, la ferocia e la megalomania che segnarono la dittatura dIdi Amin Dada (1924 2003) fra il 1971 e il 1979, quando fuggi, prima, in Libia, poi, in Arabia Saudita ove morì. La regia si limita a costruire il rapporto fra il dittatore, interpretato da uno straordinario Forest Whitaker, e un giovane medico inglese affascinato da questa possente figura. Ci sono sprazzi di storie vere, visto che un inglese fu fra i primi membri dellentourage dIdi Amin, così come il servizio segreto britannico è stato tra gli artefici dellascesa e della caduta del tiranno. E' il complesso del film ad essere storicamente immotivato. La regia tende più a costruire una sorta di dramma psicologico a due voci non a caso la componente attoriale è ben più importante di quellambientale che finisce con lavere assai poco a che fare, non solo con la storia, ma neppure con la cronaca.
valutazione: 1 2 3 4 5
Regia: Kevin Macdonald; testo dal racconto omonimo di Giles Foden pubblicato nel 1998; sceneggiatura: Jeremy Brock; interpreti: Forest Whitaker, James McAvoy, Kerry Washington, Gillian Anderson, Simon McBurney, David Oyelowo, Abby Mukiibi Nkaaga, Adam Kotz; produttori: Lisa Bryer, Andrea Calderwood, Andrew Macdonald, Allon Reich, Tessa Ross, Christine Ruppert, Charles Steel, Suzanne Warren, Andrew Wood; musica: Alex Heffes; fotografia: Anthony Dod Mantle; montaggio: Justine Wright; ricerca attori: Jina Jay; scenografo: Michael Carlin; direzione artistica: Joshua Barraud; arredatore: Tina Jones; costumi: Michael O'Connor; società produttrici: DNA Films, Fox Searchlight Pictures, FilmFour, Cowboy Films, Scottish Screen, Slate Films, Tatfilm, UK Film Council; nazionalità: Gran Bretagna; anno di edizione: 2006; durata: 121 min.