Commedia dal taglio teatrale, ambientata in gran parte nella casa del protagonista, ha i pregi di un genere che occhieggia in maniera più raffinata al cinema, ma spesso non riesce a carpirne i ritmi. In poco più di 80 minuti si riscontra una certa ripetitività e la scelta di raccontare vari sogni ad occhi aperti’ di Daniel Auteuil molto simili tra loro e, alla fine, si rischia di stancare.
È tutto basato sui dialoghi dei due interpreti maschili – le donne servono unicamente da giustificazione dei loro interessi – con un piglio da mattatore da Gérard Depardieu (ma lo impone anche il suo ruolo) e una recitazione fatta soprattutto di primi piani per il suo amico. Il quarto lungometraggio da regista di questo autore - attore - dopo avere utilizzato come fonte per i precedenti film tre romanzi dello scrittore francese Marcel Pagnol - in Francia ha ottenuto un grande successo al box office e tiepidi consensi da parte di qualche critico. Ci sono solo quattro personaggi (una segretaria ed un barman sono presenti in un paio di scene) che lo script di Florian Zeller – commediografo che per il cinema ha traslato in precedenza Tutti pazzi in casa mia (Une heure de tranquillité , 2014) diretto da Patrice Leconte – non è in grado di fornire vero ritmo. Vorrebbe essere una introspezione nel mondo parallelo del protagonista, quell’universo che gli permette di essere apparentemente felice in quello reale. Ben presto, è difficile riuscire a capire quando sogna (quasi sempre) e quando, invece, vive l’esistenza reale. È un agente teatrale di successo, amato dai suoi autori perché li rappresenta bene; ma, soprattutto, è un uomo di mezza età che si sente stritolato da un’esistenza in cui la fantasia (se vogliamo, il desiderio) non ha il ruolo che lui vorrebbe. Non riesce ad imporsi alla moglie che in casa decide per lui, non riesce a dire all’amico che presentarsi a casa sua con la nuova compagna gli creerebbe problemi non da poco (la donna abbandonata è la migliore amica di sua moglie). Per sopravvivere, è costretto sempre più ad isolarsi da ciò che lo circonda, vivendo momenti di sesso con la bella e giovane spagnola compagna dell’anziano Depardieu, momenti di passione ad Ibiza, approcci erotici in cucina ma solo nella fantasia. Questa doppia identità porta l’innamoratissimo uomo a rischiare fratture con la moglie con cui vive da oltre 20 anni, mettendo in crisi anche il suo consolidato matrimonio. Spesso si ritrova a dover gestire il suo miglior amico: presenza a volte fin troppo ingombrante data un’esuberanza reale che lo porta a prendere decisioni che possono danneggiare molte persone, lui è il suo opposto, forse la persona che lui desidererebbe essere. Quando quest’ultimo insiste per organizzare una cena tra coppie con l’obiettivo di presentargli la sua nuova fidanzata, si ritrova destabilizzato tra la moglie e le sue fantasie nei confronti della giovane e sensuale ragazza spagnola compagna dell’amico. La donna è vista dalla moglie come una prostituta che vuole solo il denaro di Depardieu (lo ha conosciuto nel bar dove lavorava) e dall’uomo come protagonista di tutti i suoi desideri. Finale prevedibile.
