E’ un film da non confondere con un dozzinale prodotto horror, anche se in certi passaggi ricorda questo genere e ne utilizza, a tratti, i meccanismi. Siamo di fronte ad una fiaba dai colori cupi, a una fantarealtà possibile nei sogni – meglio negli incubi – soprattutto degli adolescenti a cui il romanzo di Daniel Waters è dedicato.
C’è, poi, una bellissima colonna sonora composta da Bear McCreary che riesce a rendere palpabile il mondo onirico creato attraverso le immagini di Simon Dennis. Il regista Scott Speer riesce a realizzare un qualche cosa di non banale o ridondante. È un autore che si cimenta soprattutto nel mondo della televisione e dei video, ma da alcuni anni si dedica maggiormente al cinema. Dramma sentimentale come Il sole a mezzanotte - Midnight Sun (Midnight Sun, 2018) o il fantasy Status Update (2016) dimostrano che è un buon artigiano in grado di realizzare film dissimili tra loro ma uniti da una certa qualità di fondo. Il thriller interpretato da Bella Thorne e Dermot Mulroney non è certo un capolavoro, ma ha uno stile narrativo interessante ed una sceneggiatura ben curata credibile nei contenuti. Il primo paese in cui è apparso sugli schermi è l’Italia, a cui seguiranno a cascata gli altri: la ragione è che da noi, con un trailer ben studiato, lo spettatore si può attendere un horror e per questo può sperare in un buon incasso. Si parla di un incidente nucleare che, nel 2010, ha sconvolto una tranquilla cittadina, di uno scienziato che ha sbagliato gli esperimenti, di un lutto soffuso che ricopre tutta la comunità e di un futuro basato su di un dubbio passato e presente. La protagonista vive da anni un’esistenza normale dopo che la sua vita e quella di tante altre persone è stata sconvolta dal cosiddetto incidente. È una bella studentessa liceale che ogni mattina siede a colazione col padre, passa oltre il vicino di casa e, in sella alla sua bicicletta, passa attraverso l'anziana signora che percorre la strada da un ciglio all'altro nello stesso punto. La ragazza vive in un mondo popolato di redivivi di cui anche il suo genitore fa parte. Tutti pensano che siano innocui, degli ologrammi che ripetono le ultime cose fatte da chi rappresentano e che non possano interagire coi vivi, ma non è così. Con la collaborazione di un taciturno compagno di classe e di un professore che sembra prenderla sotto la sua ala, cerca una risposta ai tanti interrogativi che la dilaniano.
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