La prima cosa che viene in mente guardando il film, è una certa somiglianza per temi ed atmosfere avventurose con Vita di Pi (Life of Pi, 2012), ma in quella occasione il regista era Ang Li e la produzione ottenne 4 Oscar. Anche qui vi è un tentativo di fare dialogare due modi differenti di fare il cinema ma il pur bravo Ken Scott si ferma a un’esteriorità che non soddisfa completamente.
È sicuramente un regista interessante che ha firmato tra l’altro Starbuck - 533 figli e... non saperlo! (Starbuck, 2011) sui donatori di seme, ma che subito dopo si è messo a disposizione di Vince Vaughn dirigendo un paio di mediocri commedie. Qui l’idea è buona – il soggetto è tratto dal romanzo di successo (L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea), primo libro di Romain Puèrtolas – ma la sceneggiatura di Luc Bossi e dello stesso scrittore è deficitaria e nemmeno il deciso intervento di Ken Scott, che la ha riscritta per intero, è servito a renderla fluida. L’aggiunta di una parte della storia ambientata in India durante l’infanzia del protagonista ha permesso di accentuarne il carattere avventuroso del film e di ampliare la narrazione. Questo ha, inoltre, consentito di dare vita a una coproduzione principalmente franco - indiana, girando un paio di settimane a Mumbai, location innegabilmente affascinante, che crea un gradevole scontro con Parigi e Roma. Tuttavia, proprio il tentativo di caratterizzare in maniera fin troppo semplicistica le esteriorità dei vari luoghi – siamo in presenza di un film pensato per il pubblico indiano a cui fare vedere le bellezze europee – crea le caratteristiche di declassare un racconto a tratti drammatico in un film per famiglie, con tanto di prorompente love story. Protagonista è Dhanush, trentacinquenne molto noto in India quale attore, produttore, paroliere e cantante che ha lavorato prevalentemente nel cinema Tamil, ma che è conosciuto anche in Occidente. Simpatico, comunicativo, bravo riesce a creare un personaggio che conquista il pubblico. Cresciuto senza papà, dopo la morte della madre, l’indiano Aja scopre che il genitore era un prestigiatore parigino. Parte per la Francia abbandonando il suo villaggio nel Rajasthan, facendo credere di possedere speciali poteri e raccogliendo i soldi necessari per volare fino a Parigi, dove dice che vuole comprare un nuovo letto di chiodi. Nel negozio della IKEA incontra una quarantenne francese di cui si innamora. Si rifugia nell esercizio svedese, per lui pieno di fascino, e si nasconde in un armadio perché non ha un posto dove andare a dormire. Tuttavia, quel mobile deve essere consegnato ad un cliente che vive lontano da Parigi: da qui inizia una serie di disavventure che lo portano a girare l’Europa prima di tornare a casa con la ragazza americana della quale si era innamorato a prima vista.