Il cinema commerciale americano continua a raccontare favole con l’abilità di inserire in ogni nuova uscita un pizzico di originalità in grado di attrarre quote di pubblico, convinte che si tratti testi del tutto nuovi.
Nel caso di Ocean’s 8, siamo alla quarta puntata della serie avviata nel 1960 da Lewis Milestone con Colpo Grosso (Ocean's 11) e interpretata, fra gli altri, da Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr. a cui fecero seguito altri titoli a firma Steven Soderbergh fra cui risaltarono, fra gli interpreti George Clooney, Brad Pitt, Catherine Zeta-Jones, Julia Roberts e Matt Damon. È ora la volta di una nuova puntata tutta al femminile diretta da Gary Ross, che l’ha scritta assieme a Olivia Milch. Il meccanismo è quello consueto: la preparazione e l’esecuzione di un colpo miliardario, qui l’aggetto del desiderio è una mitica collana di Cartier del valore di 150 milioni di dollari. La rapina andrà fatta durante il Gala annuale del Metropolitan Museum di New York. Inoltre, rispetto alle dedizioni precedenti c’è un uso più spinto della tecnologia. Entrambe queste caratteristiche (la magia tecnica e il femminismo) non mutano la natura di una favola ben scritta, ma del tutto inscrivibile nel quadro delle produzioni commerciali rivolte a un pubblico che ama annegare l propria vita nei sogni offerti dal grande schermo.