David Gordon Green, fino ad ora, non è stato considerato un regista particolarmente interessante. Suoi Joe (2013) con Nicholas Cage, All'ultimo voto (Our Brand Is Crisis, 2015) con Sandra Bullock e il non riuscito Manglehorn (2014) con Al Pacino. È autore che predilige il dramma ma con uno stile televisivo proveniente dalla sua lunga esperienza sul piccolo schermo.
In questa occasione, grazie anche all’ottima sceneggiatura scritta da John Pollono – attore televisivo che ha saputo inserire in questo sua prima sceneggiatura bravura e moderazione – ha creato un film molto equilibrato col taglio giusto per potere accompagnare verso la corsa agli Oscar Jake Gyllenhaal, anche produttore esecutivo. Siamo di fronte ad una storia buonista con happy end forse un pochino eccessivo, che nasce da un romanzo di formazione di un uomo normale che deve convivere con la sua nuova immagine di eroe. Diciamo subito che è un classico film statunitense in cui si sente molto il substrato patriottico. Superato questo non facile impasse la storia conquista e convince grazie ad un magico equilibro tra melodramma e dramma, alla capacità di creare personaggi di pari interesse del protagonista (una per tutte, la forte moglie interpretata con bravura da Tatiana Maslany, trentatreenne attrice televisiva alla sua prima prova importante), allo sviluppo che riesce a riportare l’eroe contro la sua volontà al livello di uomo maturo capace di affrontare ogni cosa con serenità. È pur vero che glorificare in maniera così forte una situazione di disagio fisico ed emotivo può dare il senso di una agiografia esagerata, ma il libro autobiografico dello sfortunato atleta dilettante lo racconta così. Ottimi incassi, possibilità di ottenere vari premi – finora ne ha vinti solo un paio secondari – per una storia che sa sempre toccare le giuste corde della commozione facendo sentire più buono lo spettatore. Dopo l'attacco alla maratona di Boston del 15 aprile 2013, Jeff Bauman vede la sua foto fare il giro del mondo. Ha perso entrambe le gambe a causa dell'esplosione ma il coraggio lo ha spinto a collaborare con la polizia per tentare di rintracciare gli attentatori, trovando in tal modo la forza di affrontare il suo devastante trauma personale. Diventa un eroe americano, un uomo che riesce ad essere protagonista anche della sua nuova vita.
