Non necessariamente tratto da una storia vera vuol dire temi tragediosi: alle volte può essere una buona base per sorridere, divertirsi. In questa occasione, certi sviluppi possono considerarsi drammatici, ma trattati sempre con tono rilassante votato alla commedia.
Prendimi! - La storia vera più assurda di sempre è basato su di un articolo scritto da Russell Adams e apparso sul prestigioso Wall Street Journal con il titolo It takes planning, caution to avoid being it (Ci vuole pianificazione, attenzione per evitare di cadere in questa situazione), e cerca di fare capire fino a dove si possa arrivare pur di essere vincitori, seppure al interno di un gioco più adatto a ragazzini che a dei ‘maturi’ adulti. Che cosa può accadere se non si vuole divenire ‘grandi’ e ci si àncora ad un mondo infantile in cui si è orgogliosamente immaturi? Niente è vietato e per vincere i cinque amici sono pronti a creare qualsiasi situazione, anche la più scorretta. La storia dei cosiddetti Tag Brothers sembra nata dalla fantasiosa penna di qualche brillante scrittore e non certo dal vero comportamento di persone considerate dagli altri come equilibrate. Da trent'anni si sfidano, si umiliano, cercano di essere vincitori di un agone che ha come premio essere considerati i più bravi in questa gara. Sono amici per la pelle, ognuno sa tutto del altro e tutti cercano di sfruttare questa conoscenza assoluta per umiliare gli altri. Il gioco è internazionalmente conosciuto col nome di TAG, in italiano le più nota traduzioni (ce ne sono davvero tante) sono Ce l’hai o Acchiapparella; si gioca all'aperto con uno dei contendenti prescelto per stare sotto che deve riuscire a toccare uno degli altri giocatori; quando ci riesce, il giocatore che è stato toccato prenderà il suo posto. Ovviamente, e i bambini lo sanno bene, il gioco ha molte più regole ma quanto detto è essenziale per capire lo spirito che anima i nostri eroi. Dirige con freschezza Jeff Tomsic, regista televisivo di grande esperienza qui al suo debutto nel lungometraggio. Il maggio di ogni anno cinque amici (nove nella storia da cui il film è tratto) particolarmente competitivi si sfidano in una versione senza limiti del gioco del tag, cominciato dai tempi delle elementari, mettendo a rischio la propria pelle, il proprio lavoro e le proprie relazioni pur di potere lanciare l’urlo di battaglia Preso!. Quando il mese del gioco coincide con il matrimonio dell’unico giocatore ancora imbattuto, tutti si accaniscono contro di lui considerandolo, finalmente, alla loro portata. Ma lui sa che gli altri stanno arrivando ed è pronto. Battaglie senza fine in cui, spesso, ha il sopravvento il ridicolo accettato dai contendenti per vincere.