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Parigi a Piedi Nudi Parigi a Piedi Nudi Hot

Parigi a Piedi Nudi

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Paris pieds nus
Sceneggiatura
Dominique Abel, Fiona Gordon
Interpreti
Dominique Abel, Fiona Gordon, Emmanuelle Riva, Pierre Richard, Frédéric Meert, Philippe Martz, Olivier Parenty, Emmy Boissard Paumelle, Céline Laurentie, Charlotte Dubery, David Palatino, Guillaume Delvingt.
Nazionalità
Anno
Durata
84

Chi ama il vero cinema, quello fatto di poesia e di grandi interpreti deve vedere Parigi a Piedi Nudi, il più recente film diretto, scritto ed interpretato da Fiona Gordon e Dominique Abel. Si respirano le atmosfere del miglior Jacques Tati, la magia del circo, si scopre una Parigi meno nota che vive sotto i ponti della Senna come in un mondo autonomo.

Ci sono senzatetto e sbandati, ma nessuno di loro è un delinquente: vivono così per i casi della vita o per scelta, mantenendo sempre un certo decoro. Questo è il quarto film realizzato dalla coppia di sessantenni cineasti sposati da trenta. Negli scontri/incontri dei loro personaggi c’è tanta ironia e quel pizzico autobiografico evidenziato dal fatto che portano i loro nomi, Dom e Fiona. Si è trasportati in un mondo possibile dove tutto sembra diverso ma in cui ogni cosa ha una logica che porta ad un finale quasi convenzionale. Il loro percorso artistico li ha portati a scegliere di fare pochi film – anche per il fatto che difficilmente hanno il successo decretato dal grande pubblico – ma tutti di grande originalità e gradevolezza. Ne L’Iceberg  (2005) Fiona, che era il manager di un fast-food in una grigia periferia,  desiderava luoghi con temperature polari dopo essere rimasta chiusa per una notte nella cella frigorifera del posto dove lavorava, l’opposto di qua in cui lei sfugge ad un gelido Canada (deliziose le intemperie che fanno volare persone e fogli al interno di un ufficio). La prima volta che utilizzano il magico linguaggio dei movimenti (una danza che racconta molto delle persone) lo si ha in Rumba (2008). In La fée (La fata, 2011) Dom, portiere di un albergo a Le Havre, ha un colpo di fulmine dopo che ha visto Fiona a piedi nudi e senza valigia. Tutti i film sono basati sull’amore dei protagonisti in un percorso solo apparentemente semplice: i  quattro lungometraggi sono legati tra loro non solo dal tema della coppia, ma anche sulle problematiche di persone non inserite nella società. Hanno creato la casa di produzione Courage Mon Amour (consigliabilissimo aprire il loro account http://www.couragemonamour.net/courage/index.php?lang=FR) per potere essere più liberi in questo loro cinema che gioca con i ritmi della commedia ma che riesce a parlare di temi difficili quali la morte e l’abbandono senza volgarizzarli né rendendo drammatica la narrazione. Ogni loro film, soprattutto quest’ultimo, potrebbe essere una commedia da presentare in teatro sia per il tipo di taglio sia per la scelta di realizzare pochi quadri utilizzando una manciata personaggi. Il loro modo di esprimersi utilizza pochissimo il parlato, prediligono i gesti che sono universali e non hanno bisogno di traduzione. Grandi coprotagonisti – anche se i loro personaggi hanno meno minuti loro dedicati sono Emanuelle Riva, mancata lo scorso anno all’età di 89 anni, e Pierre Richard classe 1934. Si incontrano, sono vecchi ma forse ancora innamorati, e si esibiscono in un ballo di rara bellezza seduti sulla panchina, come a dire che nulla può fermare l’amore, nemmeno non essere più ragazzini. La monotona vita di Fiona, eccentrica bibliotecaria in un paesino sperduto fra i ghiacci canadesi, viene improvvisamente turbata dall’arrivo di una lettera allarmante inviatale da zia Martha stravagante novantenne che vive a Parigi. Fiona salta sul primo aereo per correre in soccorso della zia, ma una volta arrivata nella capitale francese scopre che l’anziana è misteriosamente (e volontariamente) scomparsa. Sulle tracce della fuggitiva, fra tuffi inaspettati nella Senna e rovinose scalate della Tour Eiffel, la donna incappa in Dom, galante clochard parigino, vanitoso e a suo modo affascinante, che si innamora di lei e non vuole più lasciarla sola. Non ha denaro, ma un fiore – magari rubato al cimitero – glie lo porta sempre: l’amore tra poveri può essere ricco di emozioni.

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Parigi a Piedi Nudi
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opinioni autore

 
Parigi a Piedi Nudi 2018-05-23 15:38:03 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    23 Mag, 2018
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