A costo di essere contestati dai naturalisti, viene da dire che difficilmente si è visto un film tanto noioso ed inutile come questo. Il modo di intendere il documentario da parte di Jean-Michel Cousteau, ottantenne figlio del mitico Jacques-Yves Cousteau che ha inventato lo stile del documentario subacqueo per il cinema (il primo da lui realizzato è stato Par dix-huit mètres de fond nel 1943) è praticamente restato immutato in questi settanta e più anni.
A lui si sono uniti figlio e figlia, ma assieme continuano a riproporre stancamente quello stile didattico che ormai interessa poco. Sembra quasi vedere quegli storici negozi di lusso che si tramandano di padre in figlio senza mai cambiare nulla dell’elegante arredo. Le immagini sono bellissime e fanno ammirare la bellezza della Natura ma un po’ stantie. Nonostante i suoi poco più di 80 minuti, non riesce mai a coinvolgere e spesso annoia. È una media produzione televisiva prodotta da Arnold Schwarzenegger (voce narrante nell’edizione originale), Francois Mantello per Mantello Brothers Productions (società specializzata in documentari di questo tipo), 3D Entertainment Films con il patrocinio di Marevivo in collaborazione con SKY un mare da salvare, Marina Militare Italiana, Acquario di Genova, è un’opera forse pensata per le scuole elementari. Non fa più nessun effetto inquadrare i denti di uno squalo o la stranezza del Pesce Scorpione (oltre due minuti a lui dedicati) che tutti possono vedere comodamente seduti sul divano di casa propria: forse possono stupire i più piccoli. Sullo schermo sono presenti praticamente solo i Cousteau, che recitano dialoghi talmente ovvi che alla fine riescono a danneggiare ancora di più l’economia del prodotto. È chiaramente un testo dal taglio low cost e dà l’impressione di essere stato realizzato utilizzando materiale (ottimo, per la verità) di repertorio. Monta tutto Enzo Mantello, altro elemento della Mantello Brothers Productions. La sceneggiatura è di David Chocron, François Mantello, Jean-Jacques Mantello e la co-regia di quest’ultimo. Il film esce col nome Cousteau ma, in realtà, è tutto in mano ai Mantello. Jean-Michel Cousteau s'imbarca con i figli Celine e Fabien e la sua troupe, in un viaggio dalle isole Fiji alle Bahamas, per esplorare oceani sconosciuti e scoprire di più su ciò che li minaccia.
