Matteo Martinez, qui al suo primo lungometraggio, si è fatto le ossa nella pubblicità vincendo anche importanti premi. Il suo avvicinamento al cinema lo ha avuto con short di vario tipo. Decisivo nel suo percorso l'approdo a Le Iene di Davide Parenti, con cui collabora dal 2009 al 2016. Proprio in questa trasmissione che nasce il fortunato sodalizio con Frank Matano, di cui diventa unico autore e regista, firmando ogni sua produzione Youtube e Facebook.
Le tante invenzioni, tra cui Vita Tra Coinquilini e Mago Matano, diventano un riferimento per le produzioni digitali, e generano in poco tempo oltre 100 milioni di contatti tanto che alcuni filmati sono divenuti autentici tormentoni. La stessa coppia, sulla lunghezza di 90 minuti e con idee per 20, dimostra di avere ancora molto da affinare. L’idea iniziale poteva funzionare, ma è la sceneggiatura che dimostra fin dall’inizio limiti strutturali difficili da superare. L’attore non ha nella sua recitazione un’autonomia così lunga da realizzare un film. Spesso il problema degli inesperti è di non rendersene conto, rischiando di realizzare opere prive di interesse. Avessero coinvolto un onesto autore della commedia italiana con maggiore esperienza, forse sarebbero riusciti a costruire una storia meno debole, capace anche di fare ridere. Qui qualche risatina ci scappa, ma Tonno spiaggiato vive più di intenzioni che non di un risultato finale interessante. Scarsamente utile anche la figura della fidanzata, interpretata con buona volontà dalla venticinquenne Marika Costabile, che dice di essere ingrassata di 10 chili per entrare meglio nella parte: sarebbe stato meglio che fosse rimasta magra ma avesse imparato qualcosa di più della recitazione. Tutt’altro discorso per la novantunenne palermitana Lucia Guzzardi, una caratterista attiva nel cinema dalla fine degli anni ’50. Dispone di non poco mestiere che riversa nel ruolo più importante della sua lunga carriera. Qui ha saputo fornire grinta, ironia, drammaticità, comicità, credibilità all’anziana zia scelta come vittima sacrificale dal protagonista. È lei il vero perno su cui gira tutta la storia. Un comico che non fa ridere, nessuno tranne la fidanzata, è da lei lasciato. L’uomo, aiutato da un amico, fa di tutto per riconquistarla. Dopo numerosi e maldestri tentativi miseramente falliti, finalmente al funerale della nonna di lei l’innamorato riesce a recuperare un contatto con la sua ex. Da quell’episodio si convince che per fare rivivere l'amore sarebbe necessario un altro funerale. Nella mente di Francesco prende così forma un insano quanto geniale progetto: uccidere un membro della famiglia di Francesca. La scelta cade sulla vulcanica e bizzarra zia Nanna, apparentemente facile bersaglio per un omicida alle prime armi. Nei panni di un improbabile Padre Gesù̀, l’uomo entrerà̀ nella casa e nel cuore dell'irresistibile vecchietta, finendo per mettere in dubbio il suo insano e poco fattibile intento criminale.