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 La mélodie

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
La mélodie
Sceneggiatura
Rachid Hami, Guy Laurent, Valérie Zenatti.
Interpreti
Kad Merad, Samir Guesmi, Jean-Luc Vincent, Alfred Renely, Slimane Dazi, Mathieu Spinosi, Tatiana Rojo, Youssouf Gueye, Zakaria-Tayeb Lazab, Mouctar Diawara, Shirel Nataf, Anaïs Meiringer.
Nazionalità
Anno
Durata
102

Il trentatreenne Rachid Hami, di nascita algerina ma di estrazione cinematografica francese, è qui al suo primo lungometraggio da regista. Si è fatto notare sin dagli esordi, con il corto Point d'effet sans cause (Punto d’effetto senza causa, 2005) che parlava di marocchini che delinquono a Parigi e ha ottenuto una certa notorietà col medio metraggio Choisir d'aimer (Scegliere d’amare, 2008) in cui si occupava di due giovani innamorati osteggiati dalle rispettive famiglie.

Ha deciso di parlare del disagio di classi meno abbienti, di una città in cui molti hanno difficoltà ad arrivare a fine mese e in cui molte famiglie sono prive o del padre o della madre, in altre parole delle banlieue parigine dove figli di immigrati, quindi francesi di seconda o terza generazione, hanno ancora difficoltà ad inserirsi. Il tema non è originale, e nemmeno il modo di raccontarlo lo è, ma tutto il film riesce ad essere gradevole e credibile grazie anche a molti giovani interpreti che si muovono in maniera naturale davanti alla macchina da presa. I toni della commedia sono presenti per stemperare la drammaticità di certe situazioni. Non ci sono tensioni vere e proprie che potrebbero condizionare lo sviluppo narrativo, ma un substrato di disagio è presente in tutto quello che accade non solo agli allievi, ma anche al docente di violino. Quest’ultimo è un musicista un tempo noto che aveva ottenuto un certo successo che ora si trova a dovere accettare l’incarico di insegnante in questa scuola, non prestigiosa, perché ha perso lo stimolo che gli permetteva di essere un artista. Cerca di affrontare seriamente questo nuovo impegno, ma è il suo inconscio che lo limita e non gli permette di avere un rapporto sereno con gli allievi. Il regista ed i suoi compagni di scrittura hanno ben tratteggiato non solo questo personaggio, ma anche le figure dei suoi studenti. Sono meno efficaci nel creare figure di un certo interesse per gli adulti. I limiti del film sono legati ad una certa ovvietà delle situazioni, alla mancanza di originalità della regia, a un’atmosfera da produzione low cost che penalizza un po’ tutto. Le cose belle sono legate all’interpretazione di attori spesso alla loro prima esperienza, a un’ambientazione credibile e a musiche interessanti. Tirando le somme, risulta essere un’opera poco interessante, a tratti demagogica, spesso semplicistica nello sviluppo, nonostante sia rilevante questa fede cieca nella musica e nel cinema come motori di integrazione e fattori di sintesi sociale. Un buon musicista ormai privo di incentivi e di lavoro arriva in una scuola alle porte di Parigi quale docente di violino. Il suo rigido modo d’insegnare non facilita il rapporto con gli allievi problematici tra cui un timido studente affascinato dal violino e che scopre di avere una forte predisposizione per lo strumento. Grazie al talento del ragazzo e all'incoraggiante energia della sua classe, l’uomo riscopre, a poco a poco, la gioia della musica.

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opinioni autore

 
La mélodie 2018-04-29 17:31:52 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
6.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    29 Aprile, 2018
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