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I segreti di Wind River I segreti di Wind River    Hot

I segreti di Wind River

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Wind River
Sceneggiatura
Taylor Sheridan
Interpreti
Jeremy Renner, Elizabeth Olsen, Jon Bernthal, Kelsey Asbille, Julia Jones, James Jordan, Norman Lehnert, Gil Birmingham, Graham Greene (II), Martin Sensmeier, Eric Lange, Ian Bohen.
Nazionalità
Anno
Durata
111

Taylor Sheridan è considerato un ottimo sceneggiatore del cinema d’oltreoceano. Dopo 25 anni, come attore prevalentemente televisivo, con solo tre film come autore – una vera e propria trilogia tematica che esplora la moderna frontiera americana – ha ottenuto una candidatura agli Oscar e vari premi a livello internazionale. In Sicario (2015) diretto da Denis Villeneuve ed interpretato da Benicio Del Toro, si è occupato della di violenza senza limiti lungo il confine statunitense/messicano. Hell or High Water (2016) diretto da David Mackenzie con Jeff Bridges convincente protagonista, racconta anche del divario tra immensa ricchezza e povertà nella terra dei Comanches del Texas.

I segreti di Wind River (Wind River, 2017) si occupa del dramma dei Nativi americani per cui la vita è spesso difficile, visti all’interno di una Riserva delle tribù Arapahoe e Shoshone. Ha debuttato nella regia con questo film – costato 11 milioni di dollari – perché temeva di non trovare qualcuno che capisse a fondo lo spirito di quanto aveva scritto. Il soggetto è stato approvato dai capi di varie tribù che hanno visto nel lavoro di questo cineasta una possibilità per potere far conoscere la realtà degli stupri di cui spesso sono vittime le donne, degli uomini bianchi non sempre con una fedina pulita che lavorano come security dei pozzi petroliferi abbandonati dagli altri lavoratori nei rigidi mesi invernali, della droga e dell’alcolismo unici fedeli compagni di molti abitanti di queste difficili terre. A parte Shoshone e Arapahoe, che abitano nella Riserva dove è stato in gran parte girato il film, molto utile è stata la tribù dei Tunica-Biloxi della Louisiana che ha in gran parte finanziato la produzione. È un film potente, che supera la monocordità dalla neve per offrire forti emozioni, per raccontare di un mondo di disperati che cavalca la vita senza mai dominarla. Il freddo che ghiaccia i polmoni e uccide senza possibilità di scampo, donne che credono all’amore e per questo trovano la morte, padri disperati uniti nel lutto per avere perduto le figlie. Non piangono, sanno che vivere il dolore aiuta loro a ricordare anche i momenti belli trascorsi con le persone che non ci sono più. Pochi i personaggi, molti i momenti di grande tensione emotiva. La ragazza stuprata che corre a piedi nudi nella neve per sfuggire ai suoi carnefici è una Arapahoe figlia di un amico del bianco: ha voluto credere nella bontà degli uomini e ha trovato la morte. La giovane agente del FBI inviata dall’Ufficio in mezzo a quel gelido mondo è probabilmente alla sua prima missione da sola. Viene da Las Vegas in tenuta estiva, con pietà (non amore) viene aiutata a vestirsi in maniera più pesante. Ha paura ma lei, in quella landa che non è sotto la giurisdizione dello Stato – le Riserve dipendono direttamente da Washington – è l’unica autorità, quella a cui si chiede di gestire ogni cosa. Il cacciatore bianco sa essere un buon padre di un bambino che ha appena imparato ad andare a cavallo e si sente un cowboy, ma il genitore gli dice che lui cavalca come un vero Arapahoe. Ha sposato una bella Nativa da cui ha avuto anche una figlia che a sedici anni era stata uccisa da dei balordi. È freddo, determinato, soffre per non avere saputo proteggere la ragazza, per non essere stato lì per evitare la sua tragica morte, per non essere riuscito a dare un volto a chi ha tradito la fiducia dell’adolescente, per non essersi potuto vendicare. Ci sono i dipendenti della Società dei pozzi petroliferi eternamente drogati e ubriachi, ad eccezione del fidanzato della morta. Sono amorali, conoscono solo quella vita, non sanno cosa sia l’amore. Il regista non li giustifica ma, nello stesso tempo, non li condanna. Presenti, anche se meno visibili, i Nativi che rappresentano la saggezza, il rispetto delle tradizioni, la capacità di essere uomini liberi all’interno di un mal celato carcere in cui sono stati emarginati. Il padre e la madre della ragazza non hanno lacrime vivendo con apparente rassegnazione quello che il Fato ha loro riservato. Alla sua prima esperienza da regista, Taylor Sheridan ha vinto a Cannes, dove il film era stato proposto nella sezione Un Certain Regard. Un cacciatore solitario è incaricato di uccidere un puma: nella sua ricerca, tra le nevi si imbatte nel corpo senza vita della figlia di un suo amico Nativo. Forse spinto dal ricordo della figlia adolescente uccisa anni prima, accetta di unirsi alla giovane e poco esperta agente FBI – inviata da Las Vegas nel gelido mondo della Riserva in cui è l’unica che può avere autorità legale - in una pericolosa caccia a chi ha stuprato la ragazza. Testimoni di ogni cosa, la neve, il freddo, la disperazione.



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opinioni autore

 
I segreti di Wind River 2018-04-08 09:02:43 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    08 Aprile, 2018
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