In un mondo in cui non ci sono più fedi, dove la gente ha necessità di credere in qualcosa per sopravvivere, la proliferazione di predicatori dediti al vile denaro e la creazione di nuove religioni non sono cose rare. Alessandro Aronadio, già autore dell’interessante (e divertente) Orecchie (2016) ma anche sceneggiatore del ben riuscito Classe Z (2017) di Guido Chiesa, è coadiuvato nella sceneggiatura da altri tre autori, incluso il protagonista Edoardo Leo.
Il risultato è una scrittura ricca di trovate in cui si sceglie più la denuncia che non i temi (ed i ritmi) della commedia. Sulla carta funziona tutto bene ma, purtroppo, sullo schermo non riesce mai a fornire il giusto ritmo narrativo e solo raramente coinvolge in quanto accade. Eppure, il tema è veramente interessante, l’impegno degli attori è ai massimi livelli, persino le location sono curate. Quello che manca è proprio la piacevolezza della realizzazione, privando del gusto di ridere o sorridere pur di fronte a temi più che seri. Il protagonista non è un fallito in cerca di lavoro, ma un uomo benestante che ha fatto investimenti sbagliati rischiando di perdere quanto ereditato dal ricco padre, un commercialista di successo. La sua povertà gli permette di pagare gli alimenti alla ex moglie, di avere una governante che lo aiuta a gestire un bed and breakfast nato dalla trasformazione del palazzetto dove abitava il genitore. In quella occasione forse non ha sbagliato, ma la crisi economica colpisce più le eccellenze che non i prodotti medi, e si trova ad avere una lussuosissima struttura ormai fatiscente e senza clienti. Deve anche combattere con la logica della sorella maggiore, al 50 per cento nella proprietà, che è divenuta commercialista al posto del padre. A questo si aggiunge il marito di lei, apparentemente il ritratto del perbenismo, che fa di tutto per fargli svendere la sua parte dell’immobile. E qui entra in scena la trovata vera, quella idea fantasiosa che tanto fantasia non è. Probabilmente, gli sceneggiatori si sono ispirati a situazioni realmente accadute. Chi ha bisogno di credere, è pronto a dare sè stesso a chi gli fornisce questa speranza, può vedere miracoli dove non ci sono, sicurezze in una struttura creata solo per truffare. Ben disegnati i personaggi principali con Battiston scrittore fallito (e attuale compagno della ex di Leo) che accetta di divenire ideologo di una religione per evitare di essere costretto ad andare a lavorare, Margherita Buy che cela molti segreti, Edoardo Leo che si trova schiacciato da un successo insperato. Il proprietario di un bed and breakfast, un tempo di lusso, ma ridotto a una fatiscente palazzina, cerca disperatamente di non chiudere. Incuriosito dal fatto che la Casa per pellegrini che è di fronte alla sua struttura è sempre pienissima, decide di passarci una notte per capire il loro segreto. Camere senza servizi, preghiera alle 4 del mattino ma non pagano tasse perché, per ogni soggiorno, loro ricevono solo donazioni. Ha un’illuminazione: per sopravvivere deve trasformare il suo b&b in luogo di culto, ma nessuno, dai cattolici agli arabi attraverso gli ebrei accetta di creare lì un luogo di culto. Decide di fondare una religione, lo Ionismo, la prima fede che mette l’IO al centro dell’universo. Ottiene la collaborazione della sorella e del compagno della sua ex, che iniziano a credere a questa religione. Converte persone, le rende felici ma non resiste al peso di quello che lui sa essere una tuffa. Complicazioni.
