Jason Matthews è un ex agente della CIA che ha deciso di dedicarsi alla scrittura soprattutto di libri di spionaggio, tema che conosce molto bene avendo lavorato per anni in quell’ambito. Questo romanzo, che segna il suo esordio come autore, è il primo di una serie di tre con protagonista l'agente segreto russa del SVR (Servizio di intelligence internazionale nato sulle ceneri del KGB) Dominika Egorova, ex prima ballerina del Bol'šoj (più noto come Bolshoi), che dopo grave incidente accetta la proposta dello zio, potente uomo dello spionaggio, di divenire un suo agente disposto a tutto per ottenere il successo delle proprie missioni, compreso concedersi sessualmente.
Il Premio Oscar Jennifer Lawrence – a cui è stata assegnata la statuetta nel 2012 per Il lato positivo (Silver Linings Playbook) di David O. Russell, quale migliore attrice protagonista – non si tira indietro ed accetta di esporre non solo le sue indubbie qualità recitative. Non siamo di fronte ad un porno, anche se non mancano i nudi, ma viene da sorridere guardando l’unico rapporto in cui è impegnata con un uomo raccontato con poco credibile castità e, con le premesse iniziali, in maniera assolutamente fuori luogo. La scelta del cast non è stata tra le più fortunate, avendo tra gli interpreti volti fin troppo conosciuti – ad esempio Charlotte Rampling e Jeremy Irons – che non riescono a fare vivere i loro personaggi in maniera funzionale: è molto difficile credere che loro siano chi dicono di essere. È un problema produttivo che fa inserire nel film attori già sotto contratto ed è una certa debolezza del regista che accetta certe limitazioni. È noia per gli spettatori che non sono coinvolti in quanto detto e fatto per i quasi 140 minuti del film. Francis Lawrence rincontra Jennifer Lawrence (stesso cognome ma non parenti) e da lei, come in Hunger Games: La ragazza di fuoco (The Hunger Games: Catching Fir, 2013), ottiene il massimo. Proprio la sua scelta di creare in maniera perfetta le location in giro per il mondo dimenticandosi di sviluppare la storia svilisce la devozione della brava attrice. Oltretutto, in questo anomalo film di spionaggio, tutto si sa o si intuisce fino dall’inizio: un po’ strano per una spy story che dovrebbe rivelare ogni cosa solo nelle ultime scene. Il film è crudo e, a tratti, disturbante. Dominika Egorova è prima ballerina al Teatro Bolshoi con madre sola e molto ammalata, di cui si prende cura con affetto e continuità: l’appartamento dove vive è pagato dal Teatro. Quando un brutto incidente pone bruscamente fine alla sua carriera di danzatrice, minacciando anche la possibilità di continuare a curare privatamente la donna, accetta la proposta dello zio Vanja, potente vicedirettore del SVR, di servire il governo di Mosca divenendo una Sparrow, agente pronta a tutto, un'arma di seduzione letale con tecniche da prostituta. Esteriormente accetta ogni cosa ma, in segreto, disprezza i metodi del governo e coltiva un piano segreto. Per riuscire nel suo intento, riceverà l’aiuto di una persona inaspettata.