Per chi, per divertirsi, ha bisogno di commuoversi, il remake statunitense del film nipponico Taiyo no Uta è sicuramente un film perfetto. Dall’inizio si sa come andrà a finire la storia e come morirà la protagonista, ma la bravura dello sceneggiatore e del regista è stata quella di creare attorno alla triste vicenda un racconto solare fatto d’amore tra adolescenti e tra padre (ovviamente vedovo) e figlia.
I toni e i temi del melodramma ci sono tutti, ma vi è anche la speranza, la certezza che la vita vada vissuta fino all’ultimo, non attendendo la morte tanto ineluttabile da limitare l’esistenza. Sembra quasi una moda raccontare storie così tragiche, ma in questa occasione, vale più la speranza che il dolore. Discorso diverso per il bel Colpa delle stelle (The Fault in Our Stars, 2014) di Josh Boone, che narrava l’incontro travolgente tra due giovani malati di cancro, e per il meno riuscito Noi siamo tutto (Everything, Everything, 2017) di Stella Meghie che vedeva protagonista una ragazza con una carenza totale di difese immunitarie. In comune con questi titoli ha la caratteristica di scegliere una coppia, ragazzi che, grazie all’amore, riescono a superare qualsiasi momento difficile della vita. Protagonista è la ventenne Bella Thorne - attivissima attrice soprattutto televisiva dall’età di 5 anni - che ha appena abbandonato le produzioni Disney e ha un grande seguito di preadolescenti ed adolescenti che la identificano con i loro sogni proibiti d’amore e di bellezza. Per evitare che i suoi fan rimanessero delusi dall’imbruttirsi del viso a causa della malattia, è stato fatto un attento studio del maquillage che solo accenna sul viso qualche piccolo sfogo, tipo acne giovanile. Invece, la Xeroderma Pigmentosum – nota anche col nome Sindrome della Luna - è una malattia che deturpa completamente, che nella sua fase più acuta trasforma l’esteriorità del volto. L’attrice, a cui non manca certo il mestiere, riesce a commuovere e, sicuramente, anche tra il pubblico italiano troverà qualcuno disposto ad innamorarsi di lei. La diciassettenne Katie è costretta fin da piccola a vivere nel buio della sua abitazione a causa di una rara malattia che rende per lei letale anche la minima esposizione alla luce solare. Seguita amorevolmente dal padre vedovo che teme sempre di sbagliare, ha una vita quasi serena: il suo unico cruccio è che, alla sua morte, il genitore rimanga solo. Il destino porterà sulla sua strada Charlie, il bambino che osservava tutti i giorni dalla finestra e che, ormai adolescente, le permetterà di conoscere l'amore in un modo del tutto speciale. Affronterà la morte per conoscere la vita.