Il quarantacinquenne scrittore statunitense James Smith Dashner, specializzato in romanzi fantascientifici per ragazzi, ha scritto nel 2009 Il labirinto, primo di una triade di romanzi noti col nome di The Maze Runner. Pieno di idee, niente affatto epidermico nel suo tentativo di descrivere i disagi degli adolescenti, era subito diventato un best seller.
Affidato al debuttante Wes Ball, Maze Runner - Il labirinto (The Maze Runner, 2014) si è trasformato in un evento importante per un cinema, un caso in grado di dialogare coi giovani utilizzando, come lasciapassare, anche effetti visivi di ultima generazione, riuscendo a creare un notevole profilo psicologico dei personaggi e facendo pensare con paura a una società che, invece di aiutarli, preferisce emarginarli. Deludente il secondo, Maze Runner - La fuga (Maze Runner: The Scorch Trials, 2015), in cui si dà più importanza all’esteriorità della storia, trasformandola per gran parte della sua durata, sempre attorno alle due ore, in un insieme di roboanti scene un po’ sconclusionate. Confermato il regista, il terzo episodio è da reputare in maniera ancora più fallimentare. Poco conta la storia anche se potrebbe avere qualche motivo di interesse: si è rinunciato completamente alla denuncia per creare un mediocre film basato sull’azione, con effetti speciali non sempre ottimali (ad un certo punto, sembra di assistere ad un mediocre spettacolo di fuochi artificiali) che riempiono lo schermo dei loro suoni ridondanti e delle luci invasive creando non tensione bensì disagio in chi assiste a un qualcosa di banale che cerca di coinvolgerlo solo attraverso sequenze alla Fast & Furious in cui i protagonisti sono gli stuntman (oltre 40) e la miriade di addetti agli effetti speciali. La triade si dovrebbe essere conclusa, a meno che i produttori non pensino di creare un prequel o quant’altro. La speranza è che sia evitata la realizzazione di un altro baraccone senza avere qualche idea per far sopportare, come in questo caso, oltre i 140 minuti del film. Il giovane e bel Thomas guida il gruppo di fuggitivi – quasi tutti suoi coetanei - nella più pericolosa missione: irrompere nella leggendaria Ultima Città, un labirinto controllato da WCKD che potrebbe rivelarsi il più mortale di tutti, per salvare i loro amici, la stessa città da cui erano fuggiti anni addietro. Tutti coloro che riusciranno nell’impresa potranno conoscere le risposte alle domande e sapranno cosa nasconde il labirinto. Coi cattivi c’è una ragazza, di cui il giovane è innamorato e che ha tradito la loro fiducia, o forse no. Finale molto prevedibile.