A trent’anni dal suo debutto come regista col fallimentare Chiari di Luna (1988), in cui aveva dimostrato scarsa capacità tecnica ma bravura come attore, Lello Arena torna dietro la macchina da presa con il suo secondo film in cui non appare tra gli interpreti né scrive la sceneggiatura.
Il comico napoletano ha lavorato poco per il cinema, proponendosi soprattutto a teatro ed in televisione. Dopo la morte del compagno di ventura Massimo Troisi è rimasto un po’ nell’ombra più per scelta sua che per problemi a trovare ruoli. Orgoglioso di essere un comico, rifugge dal modo in cui molti interpretano questo ruolo, rifiutando di apparire come giullare, ma cercando di dimostrare capacità drammatiche anche all’interno di brevi scenette. Questo regista e interprete è molto vicino agli Arteteca, amici che stima molto perché vogliono soltanto fare ridere e rischiano di essere considerati pagliacci senza idee solo perché rifuggono da intellettualismi. L’Arte di fare ridere è difficile, soprattutto se si cerca di evitare volgarità, arma utilizzata fin troppo spesso anche da buoni attori. Monica Lima ed Enzo Iuppariello si conoscono da 17 anni e da allora lavorano assieme (sono coppia anche nella vita reale): hanno tentato con una loro compagnia - Lazzari felici – di fare teatro impegnato, sono passati al cabaret, hanno lavorato in compagnie professionali e da alcuni anni sono tornati al cabaret perché, come affermano non troppo scherzosamente, è difficile sopravvivere su un palcoscenico per mancanza cronica di denaro. Grazie al loro agente, Nando Mormone, che ha ideato il èrogramma televisivo Made in Sud e li ha inseriti nel cast, hanno ottenuto un notevole successo dovuto anche alla scelta di variare spesso i personaggi. Due cuori solitari che cercano l’amore a mezzo chat, due sposini nel giorno delle nozze, due facebook addiction in terapia di gruppo per disintossicarsi, e, più recentemente, due coloriti ma teneri ragazzi di provincia. Dopo il buon successo del primo film da protagonisti, il mediocre, ma con buoni incassi, Vita, Cuore, Battito (2016) diretto da Sergio Colabona, è arrivata la decisione di realizzare un prodotto meglio confezionato e capace di buone performance al box office. Confermata la coppia di sceneggiatori, Nando Mormone e l’attore Ciro Ceruti che da sempre scrive i testi per il duo, la scelta di affidare la regia a Nello Arena è stata vincente: conosce bene i meccanismi del comico, ha rispetto per gli attori ma li sa anche indirizzare con intelligenza nella costruzione di personaggi capaci di essere ricordati. Enzo e Monica, dopo un breve momento di popolarità per aver partecipato ad un reality show, sono fidanzati da ormai 13 anni. La donna viole il matrimonio, lui accetta: ma ben presto lo sposalizio diventa faraonico, tanto da stimare che ci vorranno 5 anni per pagarne i debiti. Nel contempo lui perde il lavoro e, pur non rinunciando allo sfarzo, alla fine della cerimonia fanno credere di andare in viaggio di nozze a Miami mentre vanno, in autobus, in Germania da un cugino dell’uomo sperando di trovare lavoro.