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Il premio

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Il premio
Sceneggiatura
Alessandro Gassmann, Massimiliano Bruno, Valter Lupo.
Interpreti
Gigi Proietti, Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo, Anna Foglietta, Matilda De Angelis, Marco Zitelli, Andrea Johansson, Erika Blanc, Elettra Mallaby.
Nazionalità
Anno
Durata
99

Alessandro Gassmann è regista sensibile, capace di dirigere gli attori rimanendo nell’ombra, disegnandosi un personaggio di perdente tra i più belli da lui interpretati. Facile pensare ad un discorso autobiografico, citando il padre molto ingombrante che ha segnato, limitato, condizionato la vita sia di Alessandro che del personaggio da lui interpretato. Vittorio pretendeva molto dai figli, non era mai contento, anche se alla fine li ha aiutati a trovare sé stessi e li ha appoggiati (parzialmente) nelle loro aspirazioni.

In questo film on the road Alessandro dimostra di avere raggiunto una grande maturità che si esprime sia nella regia sia nella sceneggiatura e nell’ottima interpretazione. Ci si appassiona a questo viaggio che permette ad ognuno di scoprire qualcosa di più degli altri, dove l’anziano scrittore – protagonista assoluto della storia – si mette a nudo e dimostra di essere tutto sommato un buon padre, anche se non molto presente, per figli sparsi per il mondo. Ed è il vincitore del Nobel per la Letteratura e continua a stupire per i cento minuti della vicenda, aggiungendo elementi della sua vita ignoti ai figli, dimostrandosi più umano di quello che ha mai voluto mostrare ed ammettere. La maschera di cinico, nel corso del film, scivola via varie volte e permette di vedere il volto di un uomo gaudente ma legato alla famiglia, tanto da averne varie in giro per il mondo. Amori, mogli, compagne, tanti figli – uno di cui non era a conoscenza nemmeno lui e appare nel finale – che tra loro spesso non si conoscono e che non gli procurano problemi: nessuna delle sue ex compagne sente la necessità di essere la preferita per lui, nessun figlio chiede più attenzioni di quelle che lui è disposto a dare. Ogni luogo attraversato per arrivare in Svezia è scelto dal romanziere per una ragione particolare, in questo modo lo scrittore può fare un bilancio della sua vita, sempre col sorriso sulle labbra, un rendiconto che la sua indole di gaudente gli propone in ogni occasione. È presente nella vita dei figli in maniera diretta ed indiretta, e nemmeno il tentativo del primogenito di non essere condizionato evitando di ottenere da lui favori, serve ad evitargli di cadere nella soffocante ragnatela della sottomissione. Eppure, questo uomo che vive più per sé stesso che per gli altri, risulta simpatico, ed è amato dalla sua allargatissima famiglia per quello che è e per quanto – forse inconsciamente – riesce a dare loro. La sceneggiatura è ricca di trovate, è costruita in maniera attenta e permette di organizzare lo sviluppo narrativo senza cadute di ritmo e di credibilità. Non è un thriller e, ovviamente, molte situazioni sono più che prevedibili ma, nello stesso tempo, offrono una freschezza che fanno sì che le si attenda piacevolmente quanto accadrà dopo. Da notare la trovata iniziale che permette al figlio di unirsi al padre nell’avventura: lui è un personal trainer e, non casualmente, il segretario dell’uomo, che ha un incidente più o meno vero. gli richiede il suo intervento professionale ma anche il suo utilizzo come guidatore dell’auto. Alessandro Gassmann, attore, si mette in un angolo e lascia primeggiare Gigi Proietti, tornato finalmente ad essere, anche al cinema, un artista in grado di emozionare. Gli vien chiesto di essere lui il mattatore, e non si fa pregare. La sua recitazione, pur al centro di ogni situazione, riesce ad essere sempre sotto controllo, senza esagerazioni gigionesche. Lui vive dall’interno il personaggio e gli dona visibilità e autorevolezza pur interpretandolo con ironia ed un onnipresente sorriso. Rocco Papaleo è bravo nel non eccedere e vive umilmente – come il segretario tuttofare dello scrittore – un personaggio che, con discrezione, è sempre presente. Si rivede con piacere Erika Blanc, una delle donne del suo harem ed attrice che ha vinto due Oscar; è malata ma non per questo priva chi è andata a trovarla del suo sorriso, col desiderio di essere ancora protagonista dei ricordi dell’uomo. Bella sorpresa l’interpretazione di Marco Zitelli, noto nel mondo musicale come Wrongonyou, che con grande dolcezza e bravura è Andrea, il figlio che vive il mondo artistico alternativo senza subirne pressioni devastanti per la sua identità di uomo. Uno scrittore ricco e famoso è insignito del Premio Nobel per la Letteratura e, per andare a ritirarlo, organizza un lungo viaggio in auto attraverso l’Europa. Alla guida il suo fedele segretario tuttofare che, pochi minuti prima di partire, ha un piccolo incidente che lo limita nei movimenti tanto da convincere l’anziano a chiedere al figlio di sostituirlo. A loro si unisce la sorellastra – blogger in attesa di successo – che ha deciso di documentare il viaggio. Viaggio sulle strade d’Europa ma, soprattutto, nella conoscenza reciproca.

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opinioni autore

 
Il premio 2017-12-08 18:17:20 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    08 Dicembre, 2017
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