Dopo il successo planetario di The Artist (2011), che ha fatto incetta di premi in numerosi festival fra cui gli Oscar (cinque statuette) e il Festival di Cannes dove ha ottenuto il premio per la miglior interpretazione maschile andato a Jean Dujardin, il francese Michel Hazanavicius (1967) è ritornato a un personaggio del mondo del cinema con Il mio Godard (titolo originale Le Redoutable - Il formidabile - nome del primo sommergibile nucleare della marina francese).
Il film coglie gli anni della vita di Jean Luc Godard che vanno dal 1965 al 1970, stagione in cui gira Le vent d'est (Vento dell’est). Quest’ultimo titolo è appena citato in quanto segna sia il punto parossistico nell’ideologia del regista, sia la rottura quasi definitiva con la moglie. In quegli anni il cineasta è sposato con l’attrice e scrittrice Anne Wiazemsky, dalla quale divorzierà nel 1979, e che dedicherà un libro all’esperienza del matrimonio, volume che ha ispirato l’autore di questo film. È il ritratto di un artista inquieto, scontroso e insicuro che, giunto al vertice della fama, getta tutto alle ortiche per inseguire un ideale teorico e impossibile di rivoluzione totale. Il rapporto fra l’uomo e la donna, che ha diciassette anni meno di lui, è costellato di momenti d’insofferenza, gelosie, sconti politici, riappacificazioni erotiche. È un amalgama di sogni e piccole miserie che contribuiscono non poco ad umanizzare la figura del maestro e della sua compagna. Il regista rende omaggio a un clima intellettuale, quello della nouvelle vague e, meglio ancora, alla figura di un cineasta ormai entrato nella storia e che ha marcato con la sua opera un’intera generazione. A questo proposito assumono un significato particolare le sequenze dedicate a Marco Ferreri (1928 – 1997), colto alle prese con la realizzazione de Il seme dell’uomo (1969), e quelle in cui compare Bernardo Bertolucci, all’epoca uno dei registi più promettenti del cinema italiano (anche sul versante politico) e protagonista di una clamorosa rottura ideologica con il francese. È un film che suscita ricordi e sentimenti in chi quell’epoca ha vissuto in prima persona e offre, a chi non c’era, regala la possibilità di riflettere su un momento cruciale sulla storia politica e culturale dell’Europa.