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Casinò Royal ·· Casinò Royal ·· Hot

Casinò Royal ··

Image Sono ben 21 e già se n’annuncia un’altro, i film che hanno a protagonista OO7, l’agente segreto britannico con licenza di uccidere nato dalla penna dello scrittore Ian Fleming. Sei attori gli hanno prestato volto e corpo: Sean Connery, George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dal ton, Pierce Brosnan e, ora, Daniel Craig. Quest’ultimo è stato scelto dal neozelandese Martin Campbell (La leggenda di Zorro, 2005; Amore senza confini - Beyond Borders, 2003) per una nuova serie d’avventure che prendono il via da Casinò Royal, il primo romanzo dello scrittore inglese, lo stesso usato nel 1967 da ben cinque autori (Ken Hughes, John Huston, Joseph McGrath, Robert Parrish, Val Guest) per un film molto ironico interpretato, fra gli altri da Peter Sellers, Ursula Andress, David Niven, Orson Welles, Woody Allen, Deborah Kerr, William Holden, Charles Boyer.

La storia ruota attorno alla caccia, da parte del servizio segreto inglese, ad un crudele finanziere, con l’hobby del gioco d’azzardo, che investe i patrimoni di terroristi e dittatori consentendo loro di approvvigionarsi d’armi ed esplosivi. Questa volta, rispetto agli altri titoli della serie, ci sono alcune varianti non marginali. Prima di tutto scompare quel tocco ironico che accompagnava anche le sequenze più drammatiche. Come dire, che il regista non impone più alcun distacco fra se e la storia che racconta. In secondo luogo è ridimensionato l’apparato tecnologico che rappresentava uno degli elementi cardine del genere. Molto probabilmente l’invasione d’effetti speciali e il proliferare delle meraviglie tecnologiche hanno spinto i produttori a non battere questa strada. In terzo luogo è stata accentuata la carica di violenza di cui si nutre il film. Qui, se non siamo al cinema horror, ci manca poco, con ammazzamenti sanguinolenti, torture e scazzottate infinite. Un ultimo elemento è quello dell’indistruttibilità che segna un eroe in grado di superare, quasi senza battere ciglio, pestaggi, avvelenamenti, colpi di sparachiodi industriali, capriole multiple d’auto e via elencando. Rimangono immutati, invece, i panorami lussuosi e naturali, collocati lì con chiari intenti promozional – turistici, e l’esibizione di marchi d’orologi, computer, telefonini e altro con cui si gratifica la generosità degli sponsor. Un film non noioso, ma neppure originalissimo.

valutazione: 1 2 3 4 5

Regia: Martin Campbell; soggetto dal romanzo omonimo scritto da Ian Fleming (1908 –1964) nel 1953; sceneggiatura: Neal Purvis, Robert Wade, Paul Haggis; interpreti: Daniel Craig, Eva Green, Mads Mikkelsen, Judi Dench, Jeffrey Wright, Giancarlo Giannini, Caterina Murino, Simon Abkarian, Isaach De Bankolé, Jesper Christensen, Ivana Milicevic; produttori: Barbara Broccoli, Callum McDougall, David Minkowski, Henning Molfenter, Matthew Stillman, Anthony Waye, David G. Wilson, Michael G. Wilson, Charlie Woebcken; musica: David Arnold; fotografia: Phil Meheux; montaggio: Stuart Baird; ricerca attori: Stéphane Foenkinos, Debbie McWilliams; scenografia: Peter Lamont; direzione artistica: Peter Francis, James Hambidge, Steven Lawrence, Dominic Masters; arredamento: Simon Wakefield; costume: Lindy Hemming; società produttrici: Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), Columbia Pictures, Eon Productions Ltd., Danjaq, Babelsberg Film GmbH, Stillking Films, United Artists; nazionalità: USA – Germania – Gran Bretagna – Repubblica Ceca; anno di edizione: 2006; durata: 144 min


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