E’ un film con scene al fulmicotone che ricostruisce le atmosfere della Berlino divisa dal Muro, con tutti i giochi di spie che gravitavano tra Germania Est ed Ovest. Presentato con successo a Locarno, dimostra che anche il film di genere possono essere di buona qualità.
E’ una classica spy story in cui poco importa lo sviluppo psicologico dei personaggi e moltissimo le scene d’azione, orchestrate in maniera perfetta. Siamo di fronte a un film che parte dalla fine della vicenda per ricostruire piano piano come certe cose siano potute accadere. Proprio questa continua scoperta di incroci imprevisti, di alleanze ed inimicizie, di avversari che diventano (o lo erano fin dal inizio, ma nascondendolo) amici ed alleati. Poco conta la lealtà, nessuno può fidarsi degli altri, nemmeno dei colleghi più stretti. Proprio questa insicurezza, molto ben evidenziata nello script di Kurt Johnstad – noto soprattutto per 300 (2006) ed il suo seguito 300 L'alba di un impero (300: Rise of an Empire, 2014) – è la base della storia perfettamente riletta dalla regia di David Leitch, uno stuntman tra i più noti a livello internazionale che qui debutta quale autore di un lungometraggio. La sua è una regia alla Fast & Furious - la Theron è tra gli interpreti di Fast & Furious 8 (The Fate of the Furious, 2017) - in cui ogni istante è quello buono tra cozzi di auto, camion lanciati ad alta velocità che travolgono tutto e tutti, stuntman messi a dura prova da salti altissimi, scale non usate per camminare ma solo per rotolare. La sempre bellissima Charlize Theron – qui anche produttrice – ha dichiarato di non avere utilizzato controfigure: possibile per alcune scene, ma non certo per tutte. John Goodman è sottoutilizzato, James McAvoy rende credibile la spia doppiogiochista, Sofia Boutella è la spia francese che dà vita, con l’attrice sudafricana , ad alcune scene di torridi amori lesbici. La storia è tratta dalla graphic novel The Coldest City scritta da Antony Johnston e illustrata da Sam Hart nel 2012. Il film ha ottenuto ottimi riscontri sia di critica che di incassi. Nel 1989, alla vigilia del crollo del Muro di Berlino e del cambiamento nelle alleanze tra superpotenze, una bella e quotata spia al massimo livello dell'MI6 – l’Intelligence britannico - è inviata a Berlino per scoprire e debellare una spietata organizzazione di spionaggio che ha ucciso un agente sotto copertura. Riceve l'ordine di cooperare col collega a capo della sezione berlinese ma il loro rapporto si rivela subito difficile perché nessuno dei due accetta imposizioni dal altro. KGB, CIA, MI6, i francesi si scontrano, si alleano in nome di ideali poco nobili ma con l’esigenza di evitare imbarazzanti scoperte legate ad un completo elenco di tutte le spie che operano a Berlino, molte delle quali insospettabili.