Il cinema italiano, particolarmente quello dei giovani autori, ha una particolare predilezione per le storie introspettive che, spesso, sconfinano nellautobiografia. Chi apprezza questo tipo dapproccio parla di attenzione ai turbamenti dellanima, chi non lo ama bolla impietosamente questi film come prodotti di un cinema ombelicale, nel senso che sbandiera di storie e sensazioni che ruotano attorno a orizzonti limitati e, qualche volta, onanisti. Laria salata segna lesordio dietro la macchina da presa di Alessando Angelini, che debutta dopo una significativa carriera di aiuto regista: Dentro la città (2004) di Andrea Costantini, L'amore ritorna (2004) di Sergio Rubini; Le parole di mio padre (2001) di Francesca Comencini; Preferisco il rumore del mare (2000) e La felicità non costa niente (2002), entrambi a firma di Mimmo Calopresti.
Un educatore che lavora in un carcere si trova improvvisamente davanti il padre, che sta scontando una lunga pena per omicidio e del quale non aveva notizie da anni. Dapprincipio i rapporti fra i due sono tesi, quasi brutali, poi, lentamente, migliorano sino ad un finale tragico, che segnerà una possibile conciliazione pagata a caro prezzo dal detenuto. E la classica storia di rapporti fra genitori e figli, delle incomprensioni che li separano e del solido tessuto che li collega, anche nei momenti di maggior tensione. Il film è girato con perizia e interpretato in modo professionalmente solido, ma non riesce a diradare una certa atmosfera di giù visto. Poco plausibile da un punto di vista narrativo, procede con una certa stanchezza verso un finale intuibile sin dai primi minuti di proiezione.
valutazione: 1 2 3 4 5
Regia: Alessandro Angelini; sceneggiatura: Alessandro Angelini, Angelo Carbone; interpreti: Emanuel Bevilacqua, Michela Cescon, Giorgio Col angeli, Simone Colombari, Paolo De Vita, Giorgio Casotti, Paolo Pierobon, Bruno Santini, Katy Louise Saunders, Sergio Solli; produttori: Donatella Botti, Giorgio Gasparini, Luciano Lucchi; musica: Luca Tozzi; fotografia: Arnaldo Catinari; montaggio: Massimo Fiocchi; direzione artistica: Alessandro Marrazzo; costume: Daniela Ciancio; società produttrice: Bianca Film; nazionalità: Italia: anno di edizione: 2006; durata: 87 min.